sabato 13 febbraio 2016

La Testimonianza di Madre Speranza


E' possibile comprendere la vita di Madre Speranza solo rifacendosi a quel dono prezioso che il Signore le ha confidato: il carisma di fondazione della Famiglia religiosa dell'Amore Misericordioso. Tutta la vita della Madre è stata orientata e incentrata in questo. Un carisma si concretizza in:
- Dio si rivela;
- Dio che invita a fare esperienza di ciò che ha rivelato;
- Dio che manda.
Carisma non è mai un fatto solo speculativo, ma una esperienza; per cui chi è oggetto di un carisma da parte di Dio, come la Madre che ha avuto il carisma di fondazione, quando parla di queste cose ne parla non come uno che le ha lette, studiate e capite su un libro, ma come uno che ha vissuto e fatto esperienza diretta e personale di queste cose; quindi la sua parola è testimonianza: dice quello che ha visto, dice quello che ha sentito, dice quello che ha esperimentato su se stessa e nella sua vita.
Per poter stendere una testimonianza del genere su Madre Speranza ci si dovrebbe rifare a tutta la sua vita, a tutto quanto essa ha scritto, ha detto, ha fatto; difficilmente una testimonianza del genere potrebbe rientrare nello spazio limitato di un convegno. Per questo si è pensato di riproporre solo quanto la Madre Speranza stessa dice di se stessa nel suo diario, lasciando ad altri e ad altre circostanze quanto la Madre ha detto con le sue opere, con tutti i suoi scritti, con tutta la sua vita.
Madre Speranza, oltre aver scritto una decina di volumi, un 186 lettere circolari alle diverse comunità, un 198 lettere a persone private, oltre aver lasciato il suo pensiero in una ottantina di istruzioni tenute alle sue suore e registrare con magnetofono dalla sua viva voce, oltre tutto questo ha scritto dal 30 ottobre 1927 al 29 settembre 1957, per trenta anni, un diario.
Non lo ha scritto di iniziativa sua né per gusto suo, ma lo inizia il 30 ottobre 1927 "solo per l'obbedienza promessa al mio Padre Spirituale il Padre Antonio Naval, religioso della Congregazione del Cuore di Maria"
Circa tre mesi più tardi, il 23 gennaio 1928, la Madre fa intravedere quanto addirittura le costasse scrivere certe cose, quanto deve aver supplicato il buon Gesù e volerle permettere di non scrivere tutto senza mancare all'obbedienza e quanto soprattutto - fa molto riflettere - lo stesso buon Gesù abbia voluto che la Madre scrivesse questo diario: "Mi ha detto di dirle che voglia permettermi di non dover scrivere in questo quaderno tali intimi colloqui"
Mentre il 5 aprile 1928, poco più di due mesi dopo, è addirittura il buon Gesù che chiede alla Madre di scrivere certe cose in duplice copia su due quaderni distinti: "....e che tutto quello che potrò esperimentare durante la unione con Lui in questa sofferenza lo devo lasciare scritto non solo nel diario ma anche in quest'altro quaderno"
Un diario quindi che risulta non frutto di un gusto personale o come esigenza di poter confidare a qualcuno con libertà i propri sentimenti, ma un diario scritto per obbedienza, voluto esplicitamente dal Signore stesso. Come se Lui stesso avesse voluto far segnare alcuni momenti ed esperienze dell'anima quali tappe che scandiscono da una parte un progetto di Dio che si rivela nella sua gradualità e dall'altra l'accoglienza e lo stile accoglienza del progetto divino da parte della creatura.
La cosa lascia ancora più pensosi se si osserva che tale diario non è un diario completo ed "oggettivo" nel senso storico; non c'è la annotazione di tutti i fatti importanti: ci sono lunghi periodi che segnano un vuoto di notizie che dura mesi e mesi.
Un diario che copre lo spazio di trenta anni annota complessivamente solo 499 date; l'anno 1952 è ricordato con 69 date; il 1942 con 50 date; il 1954 con 47 date; il 1936 con 33 date; mentre il 1950, 1934, 1930 è ricordato con solo 2 date; il 1933, 1929, 1927 con solo 4 date; gli anni 1946, 1947, 1948 non sono addirittura ricordati, ecc...
E tutti sappiamo che anche gli anni che nel diario sono ricordati con solo 2 o 3 date e con poche righe furono anni molto intensi di attività e molto decisivi per la storia della Congregazione, come per esempio il 1930, il 1933, il 1950, ecc....,
Quale potrebbe essere il significato e la spiegazione di questi vuoti di notizia? Sembra - conoscendo la precisione e la meticolosità della Madre - di poter escludere un motivo di negligenza o di trascuratezza. Una risposta facile - ma forse non giusta - sarebbe quella di dire che la Madre ha scritto quando ha voluto, quando aveva voglia o quando aveva tempo. Ma forse non è giusto. Conoscendo la Madre sembra più giusto dire che la Madre ha scritto quando il Signore ha voluto e quello che ha voluto.
Il diario della Madre diventa così molto importante perché sono i quaderni nei quali essa - guidata dallo Spirito - ha segnato le tappe principali della sua esperienza e che diventano i passaggi obbligati per tutti quelli che la vogliono seguire in questa esperienza. Non sono la "storia" o almeno la "cronaca" dei fatti, ma sono la testimonianza della Madre che dice la sua esperienza ai figli perché i figli sappiano ripetere la sua stessa esperienza.
Di tutto questo diario vorrei riproporre non tanto le date che segnano avvenimenti o comportamenti di persone, ma vorrei riproporre solo alcune di quelle date nelle quali la Madre parla di se stessa, della sua emozione, della sua paura, della sua gioia, della sua impressione soprattutto, difronte al rivelarsi di Dio.
Varie volte la Madre scrive nel suo diario.

Premessa


Il messaggio che la Madre Speranza ci ha trasmesso ormai lo conosciamo, abbastanza, e credo che lo stesso Padre Gino domani mattina nella usa relazione ci aiuterà a comprenderlo ancora meglio.
Molte volte mi sono sentito a disagio nel dover fare certe cose, ma - sicuramente - mai come in questa occasione nella quale dovrei riferire l'esperienza vissuta da un'altra persona, addirittura dalla Madre . Solo Essa potrebbe fare la sua testimonianza e dirci cosa ha provato.
Ieri sera nel canto le Suore ci hanno ricordato quanto la Madre le esortasse a un cammino ascetico molto impegnato per potersi rendere disponibili al Signore; un cammino di amore, di silenzio, di immolazione: "amare, tacere, soffrire..." E' lo stesso cammino che Essa per prima ha battuto e che ripropone a tutte le Sue Figlie e Figli.
In questa testimonianza vorrei appunto che la stessa Madre con i Suoi scritti e con la Sua stessa voce (sia pure registrata qualche anno fa) ci potesse parlare di Se stessa, più che del messaggio; dirci ciò che Essa ha sentito dentro di Sé difronte a Dio che Le si rivelava.
La Madre ha avuto il dono grande di poter riscoprire il vero volto di Dio, il volto di un Padre che ama e ama con tenerezza materna; Essa si è lasciata trasformare da Dio per ripetere nella sua vita questo modo di amare di Dio.
Vorremmo poter capire da Lei come lo ha conseguito, quanto Le è costato, per quale cammino il Signore, l'ha condotta prima di poterle chiedere tutto questo.

Salmi 15


Miktam. Di Davide.

Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Ho detto a Dio: «Sei tu il mio Signore,
senza di te non ho alcun bene».
Per i santi, che sono sulla terra,
uomini nobili, è tutto il mio amore.
Si affrettino altri a costruire idoli:
io non spanderò le loro libazioni di sangue
né pronunzierò con le mie labbra i loro nomi.
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita.
Per me la sorte è caduta su luoghi deliziosi,
è magnifica la mia eredità.
Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;
anche di notte il mio cuore mi istruisce.
Io pongo sempre innanzi a me il Signore,
sta alla mia destra, non posso vacillare.
Di questo gioisce il mio cuore,
esulta la mia anima;
anche il mio corpo riposa al sicuro,
perché non abbandonerai la mia vita nel sepolcro,
né lascerai che il tuo santo veda la corruzione
. Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena nella tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra.

E' UN SALMO REGALE MESSICANO, RIGUARDA LA RISURREZIONE DI GESU', OGNUNO DI NOI E' CHIAMATO A CONDIVIDERE QUESTA EREDITA' E A GIOIRE ALLA PRESENZA DEL SIGNORE...

PREGHIERA

SIGNORE, TU SEI LA SOLA RAGIONE DELLA MIA GIOIA, VICINO A TE E' FELICITA' SENZA FINE. DOLCEZZA INFINITA E' SAPERTI ALLA MIA DESTRA. TI HO CERCATO IN TANTI LUOGHI, NELLE COSE PIU' STRANE E PARTICOLARI, POI STANCO MI SONO FERMATO, HO SEMPLICEMENTE PRONUNCIATO IL TUO NOME E FINALMENTE TI HO TROVATO.
AMEN

Salmi 14

Salmo. Di Davide.


Signore, chi abiterà nella tua tenda?
Chi dimorerà sul tuo santo monte?

Colui che cammina senza colpa,
agisce con giustizia e parla lealmente,

non dice calunnia con la lingua,
non fa danno al suo prossimo
e non lancia insulto al suo vicino.

Ai suoi occhi è spregevole il malvagio,
ma onora chi teme il Signore.

Anche se giura a suo danno, non cambia;

presta denaro senza fare usura,
e non accetta doni contro l'innocente.

Colui che agisce in questo modo
resterà saldo per sempre.

E' UN SALMO SAPIENZIALE, DIDATTICO E MORALE, SULL'INTEGRITA' DI CHI SI PRESENTA AL COSPETTO DI DIO......


PREGHIERA


PADRE, CHI NON AMA RIMANE NELLA MORTE E CHIUNQUE ODIA IL PROPRIO FRATELLO E' OMICIDA E IN SE STESSO NON POSSIEDE LA VITA ETERNA. DAL CRISTO CHE HA DATO LA VITA PER NOI, ABBIAMO CONOSCIUTO L'AMORE; FA, O PADRE, CHE ANCH'IO SIA SEMPRE PRONTO A DARE LA MIA VITA PER I MIEI FRATELLI E CHE IL MIO NON SIA UN AMORE FATTO SOLO DI PAROLE, MA DI GESTI CONCRETI E SE, NECESSARIO, ANCHE DI SACRIFICI E DI PRIVAZIONI... AMEN