sabato 22 novembre 2014


Salmo 40 

Beato l'uomo che ha cura del debole,
nel giorno della sventura il Signore lo libera.
Veglierà su di lui il Signore,
lo farà vivere beato sulla terra,
non lo abbandonerà alle brame dei nemici.
Il Signore lo sosterrà sul letto del dolore;
gli darai sollievo nella sua malattia.

Io ho detto: «Pietà di me, Signore;
risanami, contro di te ho peccato».
I nemici mi augurano il male:
«Quando morirà e perirà il suo nome?».
Chi viene a visitarmi dice il falso,
il suo cuore accumula malizia
e uscito fuori sparla.

Contro di me sussurrano insieme i miei nemici,
contro di me pensano il male:
«Un morbo maligno su di lui si è abbattuto,
da dove si è steso non potrà rialzarsi».
Anche l'amico in cui confidavo,
anche lui, che mangiava il mio pane,
alza contro di me il suo calcagno.

Ma tu, Signore, abbi pietà e sollevami,
che io li possa ripagare.
Da questo saprò che tu mi ami
se non trionfa su di me il mio nemico;
per la mia integrità tu mi sostieni,
mi fai stare alla tua presenza per sempre.
Sia benedetto il Signore, Dio d'Israele,
da sempre e per sempre. Amen, amen.
Nel Signore esultate (Salmo 33) 

Nel Signore esultate, o santi, 
ai Suoi giusti conviene la lode: 
con le arpe onorate il Signore, 
i più grandi strumenti onorate! 

Componetegli un cantico nuovo, 
voce e cetre unite con arte: 
la Parola di Dio è santa, 
e fedele in ogni Sua opera. 

Egli ama giustizia e diritto, 
la Sua grazia riempie la terra: 
la parola Sua riempie i cieli, 
il Suo Spirito orna il creato. 

Come un vaso raccoglie i mari 
Come un scrigno racchiude gli abissi: 
tema Iddio la terra intera 
e lo temano tutti i viventi. 

Egli parla e tutto è compiuto, 
Egli ordina e tutto esiste: 
Egli annulla i disegni dei popoli, 
Egli sventa i loro progetti. 

Solo il piano di Dio è eterno, 
il pensiero Suo dura per sempre: 
beato il popolo cui Egli è Dio, 
la nazione che è Sua erede. 

Guarda Iddio dal cielo gli uomini, 
dalla Sua dimora li scruta: 
Lui che solo ne forma il cuore 
Ogni mossa e pensiero conosce. 

Forte esercito un re mai salva, 
né un prode il Suo grande vigore, 
e per vincere non giova il cavallo 
pur con tutta la sua irruenza. 

Sotto gli occhi di Dio è sicuro 
Chi Lo teme e spera in Sua grazia: 
dalla morte il Signore lo libera 
e lo nutre in tempo di fame. 

La nostra anima attende il Signore, 
Egli è nostro aiuto e difesa: 
solo in Lui è il vero conforto, 
in Lui solo la nostra fiducia. 

La certezza è nel santo Suo nome! 
Attendiamo da Te, o Signore, 
la Tua grazia e il Tuo amore, 
in Te vive la nostra speranza. 
La felicità è un viaggio, spesso siamo convinti che la nostra vita sarà migliore quando saremo sposati,quando avremo un bambino,e poi un alro..Poi ancora ci sentiamo frastornati perchè i nostri figli non sono abbastanza grandi e saremo più contenti quando lo saranno...In seguito siamo frastornati perchè dobbiamo occuparci di adolescenti,siamo convinti che saremo felici quando avranno superato questa fase della loro vita. Ci diciamo che saremo felici quando il nostro patner avrà risolto i suoi problemi,avremo un automobile migliore,potremmo fare una bella vacanza quando andremo in pensione...La verità è che non c'è momento migliore per essere felici di quello che stiamo vivendo....Se non ora quando?La vita sarà sempre piena di sfide, quindi è meglio accettarla e decidere di essere cmq felice...Leggendo un libro mi viene in mente una citazione di Alfred D. Souza: egli dice:"per molto tempo ho avuto l'impressione che la vita stesse per iniziare,la vita vera..ma c'era sempre qualche ostacolo sulla via, qualcosa che prima bisognava risolvere...in seguito la vita sarebbe iniziata...Alla fine mi sono resa conto che questi ostacoli erano la mia vita!!!!Questo modo di percepire le cose mi hanno aiutato a capire che non esiste una via che porti alla felicità....La felicità è la via...Quindi prendi a cuore ogni momento che vivi e valorizzalo di più perchè lo hai condiviso con qualcuno di speciale,abbastanza speciale da trascorrere del tempo assieme e ricorda che il tempo non aspetta nessuno.Quindi smetti di aspettare"....la felicità è un viaggio non una meta.........grazie a tutti per aver condiviso con me questo mio pensiero....

Parabola del seme

 26 Diceva: «Il regno di Dio è come un uomo che getta il seme nella terra

27 dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce; come, egli stesso non lo sa. 28 Poiché la terra produce spontaneamente, prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga.29 Quando il frutto è pronto, subito si mette mano alla falce, perché è venuta la mietitura».

Parabola del grano di senape

3Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? 31 Esso è come un granellino di senapa che, quando viene seminato per terra, è il più piccolo di tutti semi che sono sulla terra; 32 ma appena seminato cresce e diviene più grande di tutti gli ortaggi e fa rami tanto grandi che gli uccelli del cielo possono ripararsi alla sua ombra».

Gesu' parla con parabole

33 Con molte parabole di questo genere annunziava loro la parola secondo quello che potevano intendere. 34 Senza parabole non parlava loro; ma in privato, ai suoi discepoli, spiegava ogni cosa.

Come ricevere e trasmettere l'insegnamento di Gesù

21 Diceva loro: «Si porta forse la lampada per metterla sotto il moggio o sotto il letto? O piuttosto per metterla sul lucerniere? 22 Non c'è nulla infatti di nascosto che non debba essere manifestato e nulla di segreto che non debba essere messo in luce. 23 Se uno ha orecchi per intendere, intenda!».
24 Diceva loro: «Fate attenzione a quello che udite: Con la stessa misura con la quale misurate, sarete misurati anche voi; anzi vi sarà dato di più. 25 Poiché a chi ha, sarà dato e a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha».

Parabola del seminatore:

vangelo secondo Marco(4,1-6,29


Di nuovo si mise a insegnare lungo il mare. E si riunì attorno a lui una folla enorme, tanto che egli salì su una barca e là restò seduto, stando in mare, mentre la folla era a terra lungo la riva. Insegnava loro molte cose in parabole e diceva loro nel suo insegnamento: «Ascoltate. Ecco, uscì il seminatore a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada e vennero gli uccelli e la divorarono. Un'altra cadde fra i sassi, dove non c'era molta terra, e subito spuntò perché non c'era un terreno profondo;ma quando si levò il sole, restò bruciata e, non avendo radice, si seccò. Un'altra cadde tra le spine; le spine crebbero, la soffocarono e non diede frutto. E un'altra cadde sulla terra buona, diede frutto che venne su e crebbe, e rese ora il trenta, ora il sessanta e ora il cento per uno». E diceva: «Chi ha orecchi per intendere intenda!».
10 Quando poi fu solo, i suoi insieme ai Dodici lo interrogavano sulle parabole. Ed egli disse loro: 11 «A voi è stato confidato il mistero del regno di Dio; a quelli di fuori invece tutto viene esposto in parabole, 12 perché:
guardino, ma non vedano,
 ascoltino, ma non intendano,
perché non si convertano e venga loro perdonato».

Spiegazione della parabola del seminatore

13 Continuò dicendo loro: «Se non comprendete questa parabola, come potrete capire tutte le altre parabole? 14 Il seminatore semina la parola. 15 Quelli lungo la strada sono coloro nei quali viene seminata la parola; ma quando l'ascoltano, subito viene satana, e porta via la parola seminata in loro. 16 Similmente quelli che ricevono il seme sulle pietre sono coloro che, quando ascoltano la parola, subito l'accolgono con gioia, 17 ma non hanno radice in se stessi, sono incostanti e quindi, al sopraggiungere di qualche tribolazione o persecuzione a causa della parola, subito si abbattono. 18 Altri sono quelli che ricevono il seme tra le spine: sono coloro che hanno ascoltato la parola, 19 ma sopraggiungono le preoccupazioni del mondo e l'inganno della ricchezza e tutte le altre bramosie, soffocano la parola e questa rimane senza frutto. 20 Quelli poi che ricevono il seme su un terreno buono, sono coloro che ascoltano la parola, l'accolgono e portano frutto nella misura chi del trenta, chi del sessanta, chi del cento per uno».