giovedì 20 novembre 2014

QUANTE VOLTE,SIGNORE
sono stato cieco.
muto e sordo,
e quante volte ho abbassato lo sguardo!
quante volte,Signore,il dolore mi ha spezzato
quante volte,Signore,il dubbio mi ha tormentato
e la fuga tentato!
quante volte,Signore,
nel pianto ti ho gridato ed invocato!
quante volte,Signore, non ho amato!
perdonami Signore,
nulla di questa vita ho capito

IL DONO PIU' GRANDE:LA VITA
il dono più difficile: viverla,
il dono per sempre: morire
e risorgere in te, Signore


LODE E GRATITUDINE

infinite a te, o Padre,
per aver creduto nella bontà nel nostro terreno
da arare,seminare e lasciare alle cure
ed intemperie delle stagioni.
lode e gratitudine infinite
per i frutti delle sue stagioni,
per le meraviglie che hai voluto
mettere nelle vostre mani,
ancora vengo a chiederti
coraggio,
coraggio per ogni ora,giornata,incontro,
per ogni voce che vorrà indicare
nelle tue beatitudini
ogni debolezza,forza e libertà
della tua legge d'amore

DAVANTI A TE

più forte sento un grido,
il grido di rabbia e di ribellione
di padri,madri e figli.
di tanti visi e cuori
che hanno lottato e creduto in te
nella tua parola,nella tua giustizia
che non hanno più tempo per se
ed odano i figli del mondo chiedere ai padri:
cosa avete fatto della vostra età
cosa state facendo delle vostre mani?
perchè non sono rimaste secche ed aride
così da non poterle portare
al collo dei vostri figli
a soffocare la loro speranza di futuro?
e ti chiamano forte e gridano e ti chiedano:
rispondi Padre di ogni futuro,
orologio di ogni tempo
facci sentire le nostre briciole di tempo
che vengono dal tuo infinito.
tempo e giustizia infiniti
bontà e speranza infinite.
Facci sentire il tuo bene
sopra ogni storia umana,
sopra ogni dolore,
sopra ogni tempo!

MI ATTENDI

così da sempre, ancora ,ogni volta
non mi vedi niente di brutto in me,niente di male,
mi aspetti per sorridermi ed aprire le braccia
e sussurrarmi:porta tutto con me
la tua paura,la tua solitudine,
la tua ferita,il tuo dolore!
vieni,fermati,lascia tutto qui!
e continui a guardarmi e mi ami
ami questa tua creatura imperfetta
che implora calore e bontà dalla tua perfezione
ami la tua canna al vento che non si spezza
grazie alle radici ed alla linfa che vuoi ancora darle.
ami questo scrigno gelato dall'errore
dalla diffidenza,dalla resa,dalla confusione
e lo rendi vivo,caldo e forse capace di gioire e di
amare
ti prego, non smettere di amarmi.

SIAMO QUI

davanti al tuo tabernacolo
non so se da lontano hai sentito il rumore
dei nostri passi pesanti che ti cercavano
e abbiamo incontrato persone
in loro ti abbiamo cercato e amato
abbiamo incontrato l'alba ed il tramonto,
il vento e le stelle, lì ti abbiamo cercato ed amato.
ora i nostri piedi induriti che hanno inciampato,
indugiato,calpestato,si sono fermati qui,
davanti a te per ringraziarti e lodarti,
immobili non si volgeranno altrove.
finchè il tuo abbraccio non li avrà
sollevati da terra,per qualche istante,
fino a posarli di nuovo nelle vie che tu vorrai.

LASCIAMI CHIUDERE GLI OCCHI

cancellare gli abbagli
di una giornata pirotecnica.
lasciami chiudere gli occhi per vedere
per vedere te
che mi guardi e mi sorridi
e scrolli la testa e mi accarezzi la fronte e le tempie
e porti via tutte le immagini che non mi servono,
il buio che non mi fa distinguere
la cecità che fissa il vuoto.
lasciaci chiudere gli occhi, ormai ciechi
e se vorrai toccarli di nuovo
noi vedremo per la prima volta
e tu sarai davanti a noi.