martedì 1 marzo 2016

MOSE' SI CURVO' E SI PROSTO

'...
Signore, tu sei ricco di grazia e fedeltà...
Allora il Signore scese nella nube, si fermo' là presso di lui e proclemò il nome del Signore.Il Signore passò davanti a lui, proclamando:" IL SIGNORE, IL SIGNORE, DIO MISERICORDIOSO E PIETOSO, LENTO ALL' IRA E RICCO DI AMORE E DI FEDELTA'"
Mosè si curvò in fretta fino a terra e si prostò. Disse:<< se ho trovato grazia ai tuoi occhi, Signore, che il Signore cammini in mezzo a noi. Sì, è un popolo di dura cervìce, ma tu perdona la nostra colpa e il nostro peccato: fà di noi la tua eredità----

SACRO MANTO

Sacro Manto in onore di San Giuseppe
Si tratta di un particolare omaggio reso a S. Giuseppe, per onorare la sua persona e per meritare il suo Patrocinio. Si consiglia di recitare queste Orazioni per trenta giorni consecutivi, in memoria dei trent'anni di vita vissuti da S. Giuseppe in compagnia di Gesù Cristo, Figlio di Dio. Sono senza numero le grazie che si ottengono da Dio, ricorrendo a S. Giuseppe. Santa Teresa di Gesù ha detto: "Chi vuol credere, faccia la prova, affinché si persuada". Per propiziarci più facilmente l'aiuto di S. Giuseppe, è bene accompagnare queste preghiere con la promessa di un'offerta per il culto del Santo. E’ bene avere anche un pio pensiero per le Anime del Purgatorio ed accostarsi ai Santi Sacramenti in spirito di penitenza e di propiziazione. Con la stessa premura con la quale noi asciughiamo le lacrime del povero che ha bisogno di aiuto, possiamo sperare che San Giuseppe asciugherà le nostre lacrime. Sarà così che il Manto del suo Patrocinio si stenderà pietoso sopra di noi e ci sarà di valida difesa contro tutti i pericoli, perché possiamo giungere tutti, con la grazia dei Signore, al porto della salvezza eterna. San Giuseppe ci sorrida propizio e ci benedica sempre. San Giuseppe, conforto dei tribolati, prega per noi!
Nel nome dei Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Gesù, Giuseppe e Maria, vi dono il cuore e l'anima mia.
3 Gloria alla SS. Trinità. (ringraziandola di avere esaltato S. Giuseppe ad una dignità del tutto eccezionale.)
OFFERTA:
1. Eccomi, o gran Patriarca, prostrato devotamente innanzi a te. Ti presento questo Manto prezioso e nello stesso tempo ti offro il proposito della mia devozione fedele e sincera. Tutto quello che potrò fare in tuo onore, durante la mia vita, io intendo eseguirlo, per mostrarti l'amore che ti porto. Aiutami, S. Giuseppe! Assistimi ora e in tutta la mia vita, ma soprattutto assistimi nell'ora della mia
morte, come tu fosti assistito da Gesù e da Maria, perché ti possa un giorno onorare nella patria celeste per tutta l'eternità. Amen.
2. O glorioso Patriarca S. Giuseppe, prostrato innanzi a te, ti presento con devozione i miei omaggi e incomincio a offrirti questa preziosa raccolta di preghiere, a ricordo delle innumerevoli virtù che adornano la tua santa persona. In te ebbe compimento il sogno misterioso dell'antico Giuseppe, il quale fu una tua anticipata figura: non solamente, infatti, ti circondò con i suoi fulgidissimi raggi il Sole divino, ma ti rischiarò pure della sua dolce luce la mistica Luna, Maria. Deh!, glorioso Patriarca, se l'esempio di Giacobbe, che andò di persona a rallegrarsi con il figlio suo prediletto, esaltato sopra il trono dell'Egitto, servì a trascinarvi anche i figli suoi, non varrà l'esempio di Gesù e di Maria, che ti onorarono di tutta la loro stima e di tutta la loro fiducia, a trarre me pure, per intessere in tuo onore questo manto prezioso? Deh, o gran Santo, fa' che il Signore rivolga sopra di me uno sguardo di benevolenza. E come l'antico Giuseppe non scacciò i colpevoli fratelli, anzi li accolse pieno di amore, li protesse e li salvò dalla fame e dalla morte, così tu, o glorioso Patriarca, mediante la tua intercessione, fa' che il Signore non voglia mai abbandonarmi in questa valle di esilio. Ottienimi inoltre la grazia di conservarmi sempre nel numero dei tuoi servi devoti, che vivono sereni sotto il manto del tuo patrocinio. Questo patrocinio io desidero averlo per ogni giorno della mia vita e nel momento dell'ultimo mio respiro. Amen.
ORAZIONE:
1. Salve, o glorioso S. Giuseppe, depositario dei tesori incomparabili dei Cielo e padre putativo di Colui che nutre tutte le creature. Dopo Maria SS., tu sei il Santo più degno del nostro amore e meritevole della nostra venerazione. Fra tutti i Santi, tu solo avesti l'onore di allevare, guidare, nutrire e abbracciare il Messia, che tanti Profeti e Re avevano desiderato di vedere. S. Giuseppe, salva l'anima mia e ottienimi dalla misericordia divina la grazia che umilmente imploro. Ed anche per le Anime benedette del Purgatorio ottieni un grande sollievo nelle loro pene.
3 Gloria al Padre
2. O potente S. Giuseppe, tu fosti dichiarato patrono universale della Chiesa, e io t'invoco fra tutti i Santi, quale fortissimo protettore dei miseri e benedico mille volte il tuo cuore, pronto sempre a soccorrere ogni sorta di bisogni. A te, o caro S. Giuseppe, fanno ricorso la vedova, l'orfano, l'abbandonato, l'afflitto, ogni sorta di sventurati; non c'è dolore, angustia o disgrazia che tu non abbia pietosamente soccorso. Degnati, quindi, di usare a mio favore i mezzi che Dio ha messo nelle tue mani, affinché io possa conseguire la grazia che ti domando. E voi, anime sante del Purgatorio, supplicate S. Giuseppe per me
. 3 Gloria al Padre.
3. A tante migliaia di persone che ti hanno pregato prima di me hai donato conforto e pace, grazie e favori. L'animo mio, mesto e addolorato, non trova riposo in mezzo alle angustie dalle quali è oppresso. Tu, o caro Santo, conosci tutti i miei bisogni, prima ancora che te li esponga con la preghiera. Tu sai quanto mi è necessaria la grazia che ti domando. Mi prostro al tuo cospetto e sospiro, o caro S. Giuseppe, sotto il grave peso che mi opprime. Nessun cuore umano mi è aperto, al quale possa confidare le mie pene; e, se pur dovessi trovare compassione presso qualche anima caritatevole, essa tuttavia non mi potrebbe aiutare. A te pertanto ricorro e spero che non mi vorrai respingere, poiché S. Teresa ha detto e ha lasciato scritto nelle sue memorie: "Qualunque grazia si domanda a S. Giuseppe verrà certamente concessa". Oh! S. Giuseppe, consolatore degli afflitti, abbi
pietà dei mio dolore e pietà delle anime sante del Purgatorio, che tanto sperano dalle nostre orazioni.
3 Gloria al Padre.
4. O eccelso Santo, per la tua perfettissima obbedienza a Dio, abbi pietà di me. Per la tua santa vita piena di meriti, esaudiscimi. Per il tuo carissimo Nome, aiutami. Per il tuo clementissimo cuore, soccorrimi. Per le tue sante lacrime, confortami. Per i tuoi sette dolori, abbi compassione di me. Per le tue sette allegrezze, consola il mio cuore. Da ogni male dell'anima e dei corpo liberami. Da ogni pericolo e disgrazia scampami. Soccorrimi con la tua santa protezione e impetrami, nella tua misericordia e potenza, quello che mi è necessario e soprattutto la grazia di cui ho particolare bisogno. Alle anime care del Purgatorio ottieni la pronta liberazione dalle loro pene.
3 Gloria al Padre.
5. O glorioso S. Giuseppe innumerevoli sono le grazi e i favori, Che tu ottieni per poveri e afflitti. Ammalati d'ogni genere, oppressi, calunniati, traditi, privati d'ogni umano conforto, miseri bisognosi di pane o di appoggio, implorano la tua regale protezione e vengono esauditi nelle loro domande. Deh! non permettere, o S. Giuseppe carissimo, che io abbia ad essere la sola, fra tante persone beneficate, che resti priva della grazia che ti ho domandato. Mostrati anche verso di me potente e generoso, e io, ringraziandoti, esclamerò: "Viva in eterno il glorioso Patriarca San Giuseppe, mio grande protettore e particolare liberatore delle anime sante del Purgatorio".
3 Gloria al Padre.
6. O eterno divin Padre, per i meriti di Gesù e di Maria, degnati accordarmi la grazia che imploro. A nome di Gesù e di Maria, mi prostro riverente alla tua divina presenza e ti prego devotamente perché voglia accettare la mia ferma decisione di perseverare nella schiera di coloro che vivono sotto il patrocinio di S. Giuseppe. Benedici quindi il prezioso manto, che io oggi dedico a lui quale pegno della mia devozione.
3 Gloria al Padre.
CHIUSURA DEL SACRO MANTO.
O Glorioso San Giuseppe, che da Dio sei stato posto a capo e custode della più santa tra le famiglie, degnati di essermi dal cielo custode dell'anima mia, che domanda di essere ricevuta sotto il manto del tuo patrocinio. Io, fin da questo momento, ti eleggo a padre, a protettore, a guida, e pongo sotto la tua speciale custodia l'anima mia, il mio corpo, quanto ho e quanto sono, la mia vita e la mia morte. Guardami come tuo figlio; difendimi da tutti i miei nemici visibili ed invisibili; assistimi in tutte le necessità: consolami in tutte le amarezze della vita, ma specialmente nelle agonie della morte. Rivolgi una parola per me a quell'amabile Redentore, che bambino portasti sulle tue braccia, a quella Vergine gloriosa, di cui fosti dilettissimo sposo. Impetrami quelle benedizioni che tu vedi essere utili al mio vero bene, alla mia eterna salvezza, e io farò di tutto per non rendermi indegno del tuo speciale patrocinio. Amen.

MISTERO DEL DOLORE...( MARTEDì )

MISTERO DEL DOLORE:
ROSARIO MEDITATO:( dagli scritti di Madre Speranza):
1° mistero
Nella sofferenza del Getsemani, Gesù prega e
si abbandona alla volontà del Padre.
Gesù vede la morte in tutto il suo aspetto terrificante,
trema e rabbrividisce per lo spavento. E
prega il Padre che allontani da Lui quel calice, ma
soggiunge subito: “Non si faccia la mia volontà,
ma la tua”.
2° mistero
Gesù è flagellato e gettato nella più grande
abiezione.
Denudato e legato alla colonna, il Figlio di Dio e
della santissima Vergine, il più bello tra i figli dell’uomo,
viene crudelmente straziato in tutto il
corpo.
3° mistero
Gesù è ripudiato dal popolo che Egli aveva beneficato.
Pilato presenta Gesù alla folla: “Ecco l’uomo”. Lo
stato di abbattimento, di ignominia, di abiezione
in cui hanno ridotto Gesù è tale che dovrebbe suscitare
compassione. Ma la sua gente si allontana
da Lui e con cieca follia chiede che muoia su un
patibolo infame.
4° mistero
Gesù sale il Calvario come agnello condotto al
macello.
Gesù avanza trascinandosi, curvo, silenzioso.
L’umiliazione di questo suo faticoso procedere
verso il patibolo cresce vertiginosamente al ricordo
del suo ingresso trionfale di pochi giorni prima.
Ora c’è chi agita i pugni contro di Lui, chi gli
tira i sassi.
5° mistero
In Cristo, Dio si abbassa fino alla morte di
croce.
Nudo, solo, inerme, appeso alla croce, il Redentore
va perdendo goccia a goccia tutto il suo sangue.
Su un’altura, orientato verso ogni parte del
mondo, ecco l’altare della croce, sulla quale si
consuma l’unico e definitivo sacrificio cruento
della nuova Alleanza....
SALVE REGINA
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NOVENA 2 GIORNO

2 GIORNO:
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen
Preghiera introduttiva
Gesù mio, grande è il mio dolore considerando la disgrazia che ho avuto di offenderti tante volte. Tu invece, con cuore di Padre, non solo mi hai perdonato ma con le tue parole: "domandate ed otterrete" mi inviti a chiederti quanto mi è necessario. Pieno di fiducia ricorro al tuo Amore Misericordioso, affinché mi conceda ciò che imploro in questa novena e soprattutto la grazia di cambiare la mia condotta e d’ora innanzi di testimoniare la mia fede con le opere, vivendo secondo i tuoi precetti, e di ardere nel fuoco della tua carità.
Meditazione sulle parole del Padre nostro:
"Che sei nei cieli". Diciamo "che sei nei cieli" perché, pur essendo Dio in ogni luogo come Signore del cielo e della terra, il pensiero del cielo ci muova ad amarlo con più venerazione e, vivendo in questa vita come pellegrini, ad aspirare alle cose celesti.
Domanda
Gesù mio, a te ricorro in questa tribolazione. Se tu vuoi usare la tua clemenza con questa misera creatura tua, trionfi la tua bontà. Per il tuo amore e la tua misericordia perdona le mie colpe; e anche se indegno di ottenere ciò che ti domando, esaudisci pienamente i miei desideri se è per la tua gloria e per il bene della mia anima. Nelle tue mani mi abbandono: fa’ di me ciò che a te è gradito.
(Chiediamo la grazia che desideriamo ottenere con questa novena).
Preghiera
Gesù mio, so che tu rialzi i caduti, liberi dal carcere i prigionieri, non respingi nessun afflitto e guardi con amore e misericordia tutti i bisognosi. Perciò ascoltami, ti prego, perché ho bisogno di parlare con te della salvezza della mia anima e di ricevere i tuoi salutari consigli. Mi spaventano i miei peccati, Gesù mio, mi vergogno delle mie ingratitudini e delle mie diffidenze. Ho gran timore del tempo che tu mi hai dato per fare il bene e che io, invece, ho speso male e, peggio ancora, offendendoti. A te ricorro, Signore, che hai parole di vita eterna.
Pater, Ave e Gloria.

vangelo secondo Matteo

Mt 18, 21-35
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?». E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.
Per questo, il regno dei cieli è simile a un re che volle regolare i conti con i suoi servi. Aveva cominciato a regolare i conti, quando gli fu presentato un tale che gli doveva diecimila talenti. Poiché costui non era in grado di restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, i figli e quanto possedeva, e così saldasse il debito. Allora il servo, prostrato a terra, lo supplicava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa”. Il padrone ebbe compassione di quel servo, lo lasciò andare e gli condonò il debito.
Appena uscito, quel servo trovò uno dei suoi compagni, che gli doveva cento denari. Lo prese per il collo e lo soffocava, dicendo: “Restituisci quello che devi!”. Il suo compagno, prostrato a terra, lo pregava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò”. Ma egli non volle, andò e lo fece gettare in prigione, fino a che non avesse pagato il debito.
Visto quello che accadeva, i suoi compagni furono molto dispiaciuti e andarono a riferire al loro padrone tutto l’accaduto. Allora il padrone fece chiamare quell’uomo e gli disse: “Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito perché tu mi hai pregato. Non dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?”. Sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non avesse restituito tutto il dovuto.
Così anche il Padre mio celeste farà con voi se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratello».
C: Parola del Signore.Risultati immagini per immagine del vangelo di matteo

Prima lettura:

1 MARZO MARTEDI':
PRIMA LETTURA:
DAL LIBRO DEL PROFETA DANIELE:
In quei giorni, Ararìa si alzò e fece questa preghiera in mezzo al fuoco e aprendo la bocca disse:<< NON CI ABBANDONARE FINO IN FONDO, per amore, on infrangere la tua alleanza; non ritirare da noi la tua misericordia, per amore di Abramo,tuo amico, di Isacco, tuo servo, di Israele, tuo santo, ai quali hai parlato, promettendo di moltiplicare la loro stirpe come stelle del cielo, come la sabbia sulla spiaggia del mare. Ora invece, Signore, noi siamo diventati più piccoli di qualunque altra nazione, oggi siamo umiliati per tutta la terra a causa dei nostri peccati. Ora non abbiamo più nè principe nè profeta nè capo nè olocausto nè sacrificio nè oblazione nè incenso nè luogo per presentarti le primizie e trovare misericordia. Potessimo essere accolti con il cuore contrito e con lo spirito umiliato, come olocàusti di montoni e di tori, come migliaia di grassi agnelli. Tale sia oggi il nostro sacrificio davanti a te e ti sia gradito, perchè non c'è delusione per coloro che confidano in te. Ora ti seguiamo con tutto il cuore, ti temiamo e cerchiamo il tuo volto, non coprirci di vergogna. Fà con noi secondo la tua clemenza, secondo la tua grande misericordia. Salvaci con i tuoi prodigi, dà gloria al tuo nome, Signore>>
PAROLA DI DIO