sabato 12 marzo 2016

I deserti dell’anima
Figli miei,
DioC’è tanta confusione nei popoli e nei cuori. C’è tanta confusione nella mia Chiesa e i miei fedeli a volte non sanno più orientarsi, perché il cuore di alcuni pastori è scivolato nell’ignavia e hanno abbandonato l’ortodossia per seguire dottrine che non sono la mia Verità.
Qualcuno dice: “Perché Dio permette questo e quello?”
Altri giudicano e altri si scandalizzano; chi mi immagina piangente per gli obbrobri commessi dai peccatori, contristato e colmo d’ira per le nefandezze che si sono propagate persino nella mia Casa, la Chiesa.
Niente di tutto questo: il vostro Dio permette solo quello che vuole permettere e dispone solo quello che vuole disporre. Il vostro Dio regna tanto in Cielo quanto in terra, ma la sua Gloria rimane nascosta ai peccatori. Ai servi fedeli, invece, è data qualche Luce per comprendere il mistero di salvezza. Dio non permette nulla che possa arrecare danno ai suoi amati figli e, nel suo grande Amore, li lascia liberi di fare le loro scelte. Non c’è amore senza libertà. Tuttavia, anche il vostro Dio è libero di fare le sue scelte e di amarvi (poiché Lui può solo amarvi, essendo l’Amore in Persona) in modo personale, adattandosi, se così si può dire, all’unicità di ciascuno.
Ci sono figli che hanno bisogno di severità, di temere terribili castighi per tornare alla casa Paterna, con umiltà. Ci sono altri che vengono attirati dalla ricompensa che Dio elargisce ai retti di cuore. Ci sono altri ancora che abbisognano di tanta tenerezza, perché sono delicati e tendono naturalmente alla mitezza. Dio ha molti modi per attirare ciascuno dei suoi figli nella via della salvezza, secondo le caratteristiche proprie di ogni figlio. Così deve essere. E, in tutte queste diversità di operazioni, Dio non fa differenze, perché ama ciascuno in modo infinito e chiama tutti alla perfezione dell’essere.
Questo deve farvi riflettere anche sulle diversità di eventi che chiamano ciascuno sulla retta via. Qualcuno mi dirà: “E coloro che fanno il male e che predicano eresie?”
Vi ricordo che siete tutti peccatori e tutti siete giustificabili. La Verità tutta intera non è di nessuno sulla terra, ma tutti, più o meno, siete peccatori, quindi avete lacune di fede, di speranza e di carità. La cosa che non sempre tenete in considerazione, è che Dio sa servirsi di tutto e di tutti per il suo Disegno di Amore. Le mie Vie non sono le vostre vie.
La vostra vita è un cammino e voi stessi vi rendete conto che non siete come eravate in passato e in futuro non sarete come siete oggi. La purificazione, ossia la conversione, non è fenomeno istantaneo, ma comprende tutta la vita e ogni è mezzo è utile per il vostro Dio per condurvi verso la verità tutta intera.
Non scandalizzatevi, dunque, non giudicate, non condannate. Ricordate che Dio è vostro Padre e fa sempre la sua Parte; interrogate piuttosto la vostra coscienza, per capire se anche voi state facendo la vostra parte.
Ci sono alcuni che credono che per piacere a Dio bisogna fare grandi cose e sono delusi di loro stessi perché non riescono a farle. Non è questo che voglio. Ci sono altri che corrono a destra e a manca in cerca di miracoli. Non è questo che voglio e vi dico anche di stare attenti, perché anche satana e i suoi servi sanno fare miracoli.
Ci sono altri che seguono carismatici e profezie di ogni genere, ma specialmente quelle che seminano angoscia e ne fanno argomenti da salotto. Ci sono quelli che parlano tanto bene e razzolano tanto male. Ma invece di fare tante chiacchiere (poiché dovrete rendere conto di ogni parola inutile), perché non vi preoccupate di quello che dovete fare voi?
Non vi chiedo niente di impossibile, perché Io so compiere l’impossibile. Vi chiedo semplicemente di fare, con amore, il vostro dovere.
Il vostro dovere di figli di Dio sapete qual è? Non è difficile saperlo: basta riprendere in mano il Catechismo della Chiesa Cattolica. E alla Scrittura quanto tempo dedicate? Alla preghiera?
Più di tutto impegnatevi a lavorare per il vostro Dio, compiendo il dovere del vostro stato con amore. Dio vi chiede amore, sempre ve ne ha chiesto e sempre ve ne chiederà. Non è necessario che andiate lontano o che facciate chissà cosa. I piccoli gesti di ogni giorno sono semi di salvezza per voi e per gli altri, se sono compiuti per amore di Dio e del prossimo.
E siate riconoscenti al vostro Dio che vi ama e che ha tanta cura di voi.
La vera fede è pacifica e non si agita come canna al vento, secondo il mutare degli eventi. Cercate esempi di fede da imitare? Guardate a coloro che accolgono la Volontà di Dio nella loro vita, a coloro che portano la propria croce con animo pacifico, perché sanno che il Signore dispone solo Amore nella vita di ciascuno e credono, senza vedere, alla sua Provvidenza.
Beati coloro che sanno accettare sia le gioie che le sofferenze e rendono gloria a Dio con spirito di gratitudine. Sono loro che dovete imitare.
Non agitatevi, dunque, perché: “nella conversione e nella calma sta la vostra salvezza,  nell’abban-dono confidente sta la vostra forza.(Isaia 30,15)
E, nell’abbandono fiducioso alla Volontà di Dio, interrogate la vostra coscienza sulla vostra missione personale. Chiedetevi se volete collaborare con il vostro Dio per trasformare il male in bene e pregate, chiedendo a Lui di farvi Luce.
Come riparare al vostro e altrui peccato? Prima di tutto lavorate alla vostra conversione personale, impegnandovi con perseveranza, senza stancarvi di pregare per tutti e di lodare e ringraziare il vostro Dio.
Non lamentatevi se lo Spirito del Signore vi ha condotto a vivere il deserto dell’anima. Non rifiutate l’Opera Sua in voi, poiché Lui vi santifica. Vi ha condotti nel deserto per liberarvi dagli idoli della vostra vita. E’ lungo il periodo in cui dovete camminare in questo stato solitario, in cui siete assaliti da dubbi e paure umane. Ma il vostro Dio, seppur invisibile e nascosto, rimane Presente e attivo.
E’ scritto: Perciò, ecco, la attirerò a me, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore (Osea 2,16) Voi dite di non sentire la mia Voce e il più delle volte è così, ma il profondo del vostro cuore è in comunicazione continua con Me, anche se voi non ne avete la consapevolezza.
Io vi attiro a Me e voi lottate contro le vostre paure e, principalmente, quella di abbandonarvi totalmente alla mia Volontà, perché non la conoscete. Il vostro cuore Mi desidera perché sa, ma le resistenze accumulate nel corso della vita sono come grandi montagne da spostare. Ci vuole tempo, pazienza e perseveranza.
E’ scritto : Io ti ho protetto nel deserto, in quell'arida terra.(Osea 13,5)
E’ benedetto, dunque, il deserto dell’anima che state vivendo, perché è voluto dal vostro Dio, ma è benedetto anche da voi? Oppure continuate a lagnarvi con Me e tra di voi perché vorreste una vita diversa? Se non è ancora arrivato il tempo della gioia, sappiate aspettare con pazienza e sapienza e credete che il periodo che state vivendo è la necessaria preparazione. E’ scritto: Per lunghi giorni starai calma con me (Osea 3,3)
E’ solo nella fede che potete rimanere calmi quando gli eventi vi assalgono come fossero bestie feroci. Ma non state facendo un cammino di fede? Esortatevi, dunque, gli uni gli altri ad avere fede e consolatevi gli uni gli altri, praticando senza sosta la carità fraterna.
Figli miei, concludo invitandovi a meditare la Sacra Scrittura e vi benedico con Paterna Tenerezza.
Dio, vostro Padre
Il Padre Nostro è uno stile di vita:

Non posso dire PADRE, se non mi comporto da figlio.
Non posso dire NOSTRO, se vivo chiuso nel mio egoismo.
Non posso dire CHE SEI NEI CIELI, se mi preoccupo solo delle cose della terra.
Non posso dire SIA SANTIFICATO IL TUO NOME, se non ti onoro e non ti amo.
Non posso dire VENGA IL TUO REGNO, se penso solo ai miei interessi.
Non posso dire SIA FATTA LA TUA VOLONTA', se non l'accetto quando non combacia con la mia.
Non posso dire DACCI OGGI IL NOSTRO PANE, se non m’importa di chi ha fame.
Non posso dire RIMETTI I NOSTRI DEBITI, se continuo a conservare rancore.
Non posso dire NON C’INDURRE IN TENTAZIONE, se ho intenzione di continuare a peccare.
Non posso dire LIBERACI DAL MALE, se non combatto ciò che non è buono.
Non posso dire AMEN, se non prendo sul serio le parole del Padre Nostro...
Il Signore ti benedica e ti custodisca.
Mostri a te la Sua faccia e abbia di te Misericordia.
Volga a te il Suo sguardo e ti dia Pace.

Dai diarii del ‘43 di Maria Valtorta 26 agosto.

Dai diarii del ‘43 di Maria Valtorta 26 agosto.
Dice Gesù: «La bellezza, la potenza, la forza della Fede sono tali che la pienezza della stessa la potrete capire solo in Cielo. Quaggiù non ne avete che un pallido riflesso, anche nelle anime più pervase di Fede. Ma questo riflesso è già tanto vasto che basta a dare orientamento a tutta una vita e a condurla dritta dritta a Me. Parlo della Fede. Della Fede vera. Della mia Fede. Non vi è che un Dio, non vi è che un Cristo, non vi è che una Fede. Questa Fede vera che è nata con l‘uomo, abitante della Terra, unico fiore nel deserto e nell’esilio del primo uomo e dei suoi nati, che si è perfezionata nei secoli, attingendo la pienezza con la mia venuta, sigillo, che non mentisce e che non si può smentire, alla fede dei patriarchi e dei profeti, questa Fede di cui è custode la Chiesa, depositaria dei tesori del Verbo, non è mutabile, perché del suo Creatore condivide gli attributi di immutabilità e di perfezione. Guarda bene.
Che assicurava la Fede ai padri antichi? La mia venuta, atto di una carità così eccelsa che basta esso solo a render sicuri di un Dio, Padre del genere umano. Assicurava la vita eterna riserbata a tutti coloro che sono morti nel Signore e annunciava eterna punizione ai trasgressori della Legge del Signore. Assicurava la nostra Una e Trina Entità. Assicurava l‘esistenza dello Spirito Santo da cui viene ogni soprannaturale lume spirituale.
Che assicura la Fede dei cristiani, da 20 secoli a questa parte? Le stesse cose. Ho forse modificato Io la Fede? No. Anzi l‘ho confermata e le ho costruito intorno la roccaforte della mia Chiesa Cattolica, apostolica, romana, nella quale è la Verità da Me stesso deposta. Fino all‘ultimo giorno e all‘ultimo uomo la Fede è e resta ―quella‖. Non ve ne può essere un‘altra. Che se voi mi dite che il mondo si evolve, Io vi rispondo che tale evoluzione non è d‘ostacolo alla Fede, ma anzi vi deve sempre più rendere facile il credere. Credere non vuol dire essere dei creduloni. Credere è accettare e comprendere secondo il lume dell‘intelligenza quanto vi viene detto da coloro che non hanno mentito mai: dai Santi di Dio, partendo dai patriarchi; credere è capire alla luce della Grazia, che Io vi ho portata piena e sovrabbondante, quanto ancora resta oscuro all‘intelligenza. Credere è soprattutto amare. La credulità è sciocca. Il credere è santo perché è avere lo spirito ubbidiente ai misteri del Signore.
Beati coloro che non mutano la loro fede. Beati quelli che restano fedeli al Signore. Luce su luce è la Fede in un essere. Le cose, tutte le cose: soprannaturali o naturali che siano, si svelano in un lume di verità, ignorato dagli increduli, e l‘anima sale ad altezze di amore, di venerazione, di pace, di sicurezza. No, che non si può descrivere con parola umana ciò che è la Fede in un cuore. E non si può neppure capire, da parte di coloro che credono, quale abisso di terrore, di tenebra, di annientamento, sia un cuore privo di Fede. Però non giudicare mai i tuoi disgraziati fratelli increduli. Credi anche per loro. Per riparare alle loro negazioni. Io solo giudico. Io solo condanno. Io solo premio. E solo Io so come vorrei soltanto premiare, perché vi amo. Vi amo al punto che per potervi salvare sono morto per voi, per tutti voi. E non mi potete dare una gioia più grande di quella di salvare la vostra anima: di lasciarmela salvare. E non mi potete dare dolore più grande di quello di voler perdere la vostra anima, respingendo il mio dono di salvazione. Ora pensa tu, Maria mia, quanto dolore ha il tuo Gesù. Il tuo Gesù che vede perire le anime come fiori arsi da un vento di fuoco, che giorno per giorno accelera la sua opera distruttrice. In verità ti dico che questo è molto più doloroso della barbara flagellazione. Il tuo Gesù piange, Maria. Piangiamo insieme sulle povere anime che vogliono morire. Se anche il nostro pianto non le salverà, resterà sempre il tuo a conforto del tuo Gesù, e di questo conforto che tu sia benedetta.»

“La paternità di Dio e la famiglia cristiana

  
“La paternità di Dio e la famiglia cristiana” Dada Prunotto
FAMIGLIA
            Dal libro “Il cuore di Madre Speranza” ed. Shalom, ho estrapolato e sottopongo alla vostra attenzione alcuni brani, dal cap. XII: “La paternità di Dio e la famiglia cristiana” di Mons. Charles Vella (pagg 230-237).
            …Mi è sempre piaciuta la frase di Mons. Angelo Comastri il quale con grande delicatezza, afferma che “Gesù ha nel cuore la fotografia più bella del volto del Padre: è una vera foto a colori!”. Questa foto si ritrova nella famiglia cristiana, icona della SS. Trinità e “chiesa domestica”. Nella famiglia, infatti, troviamo Dio sotto l’aspetto di Abbà – papà-mamma.
            Ricordo le parole del Papa a Rio de Janeiro (3/10/97) in occasione del II Incontro Mondiale con le Famiglie: “Nel creato si manifesta in tutto il suo splendore, il disegno originale di Dio-Padre per l’uomo; ma è in Cristo che tale disegno originale raggiunge la sua piena realizzazione. Ed è sempre in Cristo che questa prima e privilegiata espressione della società umana, che è la famiglia, trova la luce e la piena capacità di realizzazione, in conformità con i piani di amore del Padre”.
            Perciò la famiglia cristiana è l’icona e la via per comunicare, tramite una catechesi ben articolata, la verità di Dio Padre: Abbà, “Padre” di tutti noi che siamo suoi figli, e siamo stati creati a sua immagine e somiglianza.
            …Non è facile oggi comunicare, o meglio, “annunciare” la paternità di Dio, in una società in cui continuamente l’uomo riceve tanti messaggi ed immagini che non mettono Dio al centro dell’umanità. Ci sono tanti “idoli” falsi che hanno estraniato Dio dalla vita dell’uomo.
            La paternità di Dio e anche la stessa maternità di Dio, è realmente il modello insuperabile della paternità e della maternità umana. Il Dio trinitario, nella sua unità, amore e unicità, è il modello sicuramente vincente per la famiglia umana.
            La scelta di dare la vita ad un figlio può essere solo la conseguenza di un amore pieno, traboccante: il figlio è sempre il frutto di questa pienezza d’amore. Qualcosa di gratuito che si ricollega in qualche modo misterioso alla gratuità dell’atto creativo di Dio. Ciascun padre e madre, mettendo al mondo i propri figli, rendono visibile, anche, il mistero dell’incarnazione di Dio, secondo il modello della Sacra Famiglia di Nazareth. Tramite l famiglia cristiana la Chiesa professa e proclama, nella realtà quotidiana, la misericordia, l’amore e la fedeltà di Dio Padre. “Nel disegno di Dio”, ricorda il Papa alle famiglie, “il matrimonio indissolubile, è il fondamento di una famiglia sana e responsabile”.            Bisognerebbe riflettere sulla proposta del Card. Martini: “Incontriamoci nel Padre di tutti”, perché l’invocazione del Padre nostro, “sia santificato il Tuo nome” abbraccia tutti i figli e le famiglie; perché in ogni persona umana è nascosta, “in nuce”, la capacità di “auto trascendenza”, cioè di quell’istinto profondo impresso nel cuore dallo Spirito Santo che spinge ad uscire da sé per aprirsi all’accoglienza dell’Altro a cui perdutamente affidarsi”.
            Il cuore della Chiesa è aperto, come il Cuore di Gesù, a tutte le famiglie, credenti e non credenti, cristiane e non cristiane, regolari o irregolari; particolarmente è vicino a chi soffre per la divisione, per i conflitti, per la malattia, per la povertà o per la miseria.
            La Chiesa, attraverso i suoi sacerdoti, ma particolarmente attraverso “l’annuncio” e la “testimonianza” delle famiglie cristiane, deve cercare di entrare in dialogo con le famiglie in difficoltà, perché prendano coscienza che Dio è l’unico Padre di tutti. La pastorale familiare e i Consultori Familiari non devono limitarsi a sostenere le famiglie “vicine”, ma devono entrare in dialogo, attraverso le Parrocchie, con le famiglie “lontane”, anche con quelle che professano altre religioni, oggi presenti in tutte le nostre città. Con esse devono cercare di costruire un dialogo fraterno per aprirsi ad uno scambio di doni spirituali. Per realizzare ciò è necessario che le famiglie cristiane si sforzino di trovare “il modello originario nella Paternità di Dio” (Lettera alle famiglie 9),divenendo, attraverso il loro amore coniugale, icona della SS. Trinità.
            …Il volto di Dio Padre-Madre dobbiamo scoprirlo nel volto del nostro papà e della nostra mamma, creati “a immagine e somiglianza” di Dio. Allora il Padre, “che è nei cieli”, si manifesterà in ciascuna delle coppie di genitori che vivono sulla terra. “Nessuno ha mai visto dio”, afferma l’Evangelista Giovanni. Tuttavia è possibile farsi un’idea di Dio guardando il volto di un uomo e di una donna che si amano. I bambini devono incontrare il vero volto di Dio nei propri genitori; da essi i piccoli traggono la certezza che saranno sempre amati, desiderati, seguiti e sostenuti in ogni loro necessità. L’amore dei genitori s’incarna nei figli attraverso la donazione gratuita, l’esempio, la testimonianza, la trasparenza, la bontà e i sacrifici che quotidianamente, i genitori affrontano per la loro crescita. L’impegno dei genitori sarà meno faticoso se essi saranno capaci di trasformare la loro casa in “chiesa domestica” e la loro famiglia in “comunità d’amore e di fede”. Solo allora i genitori diventeranno quel modello originario in cui si manifesta concretamente la “Paternità Di Dio.
            … Purtroppo non tutti i bambini, nella società attuale, hanno la possibilità di intravvedere, nel volto del proprio papà e della propria mamma il volto di Dio Padre “ricco di misericordia”. Si tratta di famiglie lacerate dall’egoismo, dominate dalla conflittualità, dalla divisione e dalla separazione. Famiglie in cui l’Amore è il grande assente; in cui è difficile, persino, intravvedere l’Amore di Dio perché, quando il rapporto di coppia si isterilisce, viene meno la capacità di generare quell’amore autentico capace di coinvolgere i propri figli.
            … Dio sarà presente e reso visibile concretamente attraverso l’accoglienza che ogni famiglia, quotidianamente, gli riserverà. Anche i segni e i gesti d’affetto che illuminano il rapporto di coppia, rappresentano la testimonianza autentica di Dio Amore. Il perdono e i gesti concreti di riconciliazione, tra marito e moglie, tra genitori e figli, o tra figli e genitori, attingono la loro efficacia dalla misericordia di Dio.
            Tutto questo si realizza solo se la famiglia è stata costruita su fondamenta formate da principi religiosi e spirituali ben radicati. La mancanza di questi valori nelle coscienze umane fa perdere di vista il grande mistero del matrimonio cristiano e allontana la coppia da Dio. Quel Dio che mai nessuno ha visto, ma che ha lasciato ovunque dei segni di sé. Segni che conducono a Lui. Ma certamente non vi è segno di Dio più eloquente di una famiglia che rifiuta sistematicamente l’egoismo e vive nell’amore. Per questo i giovani devono essere aiutati a scegliere con consapevolezza il proprio “partner” e le coppie di fidanzati devono essere sostenute, con una preparazione adeguata al matrimonio che diventa contemporaneamente cammino di fede.
            …Il Padre nostro dovrebbe diventare la preghiera della famiglia, perchè la famiglia che prega insieme rimane insieme. Questa preghiera compendia tutto il Vangelo, ed ha il potere, se recitata con tutto il cuore, di salvarci, perché, realmente, viviamo come figli di Dio. Il Padre nostro è stata la preghiera della Madonna, degli Apostoli, di S. Francesco d’Assisi, di Sant’Ignazio di Loyola, di S. Teresa del Bambin Gesù e anche di Madre Speranza.
            Recitando il Padre nostro i figli impareranno che Dio è Padre-Abbà-Papà(Mc 14,33 e Rm 8,15) che dà il pane quotidiano alla famiglia sostenendo i genitori nel loro lavoro; che non solo annulla i nostri peccati, ma c’insegna a perdonare in ogni circostanza, coloro che riteniamo essere nostri “debitori”; e ci dà la forza di superare ogni tentazione e di vincere il male. Se preghiamo è per far nascere in noi la fiducia.
            A Collevalenza Dio Padre manifesta il suo Amore Misericordioso a tutte le famiglie, attraverso le varie iniziative realizzate nel tempo. Dall’”Incontro Coniugale” che organizzai insieme al compianto Padre Gino Capponi e ad alcune coppie, al “Consultorio Familiare, che offre “conselling” alle tante famiglie che vengono in questo Santuario per pregare o per cercare una soluzione ai loro problemi familiari.
            I servizi del Consultorio meritano di essere conosciuti da tutti i pellegrini che vengono al Santuario per trovare un sostegno nella guida della propria famiglia. Sempre più numerosi giungono qui, perché sanno di poter scoprire, attraverso l’incontro con persone esperte, professionalmente valide e di sicura fede cristiana, la manifestazione dell’Amore Misericordioso di Dio Padre.
            …E’ stato proprio attraverso una famiglia, quella Santa di Nazareth, che Dio Padre, per mezzo di Suo Figlio, ha deciso di entrare nella storia dell’uomo.

 

Gesù chiama i bambini di tutto il mondo.

          
 GESU E BAMBINI
  Io chiamo oggi tutti i bambini del mondo. Voi, figlioli Miei, siete come gioielli ai Miei Occhi. Voi portate a Me un così tenero amore e Mi diletto in vostra compagnia. Sappiate che vi amo molto. Alcuni di voi Mi conoscono già e questa è cosa buona.
            Vi invito a chiacchierare con Me di più. A parole vostre. Come un amico. Non sentitevi di dover imparare o recitare preghiere che potreste trovare difficili. Invece venite a Me e condividete tutti i vostri pensieri, le paure, le novità o i problemi. Io sono sempre al vostro fianco anche quando Mi ignorate. Io sono sempre fiducioso.
            Per quei poveri giovani le cui vite sono riempite di falsità o che sono coinvolti nel bere o nelle droghe dovete sapere questo. Sebbene potreste sentire un vuoto dentro, dovete darMi la vostra mano e Io l’afferrerò. Io vi salverò dall’annegare in un mare di confusione. Molti di voi si sentono inutili e di nessuna importanza. Siete così sopraffatti da quelli che voi idolatrate nel mondo della musica e delle celebrità che vi sentite completamente inadeguati. Non sentitevi mai così figlioli Miei, perché ai Miei Occhi, voi siete molto speciali.
            Ognuno di voi occupa un posto unico nel Mio Cuore. PermetteteMi di portarvi in un viaggio per un meraviglioso nuovo futuro. A breve, introdurrò una nuova meravigliosa Era di Pace e Gloria sulla Terra.
            È necessario che vi manteniate forti. Non mollate mai quando vi sentite giù. Non disperate mai quando vi sentite inutili. Voi, ricordate, siete nati per un motivo. Non importa quali siano le vostre situazioni, il motivo della vostra nascita è questo. Siete nati per unirvi a Me come parte del Mio Nuovo Regno Glorioso.
            Lo so che è difficile per voi sentire la Mia Voce mentre ci sono così tanti falsi dèi che cercano di ottenere la vostra attenzione. La mia promessa a voi è questa. Vivete la vostra vita nella speranza e nell’amore per Me, il vostro Gesù e Io vi darò il dono del Paradiso. Questo Paradiso è ciò che vi aspetta se voleste solamente chiederMi di aiutarvi nel vostro cammino verso di Me.
            Io sono l’amore che sta mancando nella vostra vita.
            Io sono la pace che cercate.
            Io sono l’aiuto necessario per sentire di nuovo l’amore nel vostro cuore.
            Io sono l’Amore.
            Io sono la Luce.
            Senza di Me rimarrete nelle tenebre.
            Vi amo, non importa come Mi potreste ferire o offendere.
            Dite questa piccola preghiera e verrò di corsa da voi immediatamente.
            Gesù, se mi puoi ascoltare allora ascolta la mia richiesta di aiuto: Per favore aiutami ad affrontare quelli che mi provocano dolore. Aiutami a fermare l’invidia che attanaglia la mia vita e a fermarmi nel desiderare cose che non posso avere. Invece apri il mio cuore a Te, caro Gesù. Aiutami a sentire il vero amore – Il Tuo amore e a sentire la vera pace nel mio cuore. Amen.
            Gioite, figli Miei, perché io ora parlo al vostro cuore dai Cieli.
            Io sono reale. Io esisto.
            Vi amo e non potrò mai rinunciare alla Mia lotta per salvare voi, in modo che Io possa portare voi, la vostra famiglia e i vostri amici nel Nuovo Paradiso sulla Terra.
            Questo Paradiso è stato creato per Adamo ed Eva e ora ritornerà sulla terra.
            Voglio che siate parte di questa nuova vita Gloriosa, che è oltre i vostri sogni.
            Vi benedico adesso.
            Il vostro caro amico, Gesù.

  
L’Amore puro
Dai diari del 44 di Maria Valtorta Ricerca a cura di Guglielmo Marconi

DIODice Gesù: «L‘amore, la misericordia, la preghiera, la mortificazione, il desiderio di possedere i doni di Dio e di possedere la santità, sentimenti innegabilmente degni di lode, possono macchiarsi di impurità che li guasta e li fa non accetti a Dio. La purezza di cuore non consiste nell‘avere un cuore chiuso in un corpo vergine, né nell‘avere desiderio di cuore di rimanere tale. La purezza di cuore è cosa talmente delicata che quella fisica è un nulla in paragone. Massiccio muro questa, contro la quale rimbalzano senza seria lesione i tentativi di Satana. Basta che uno non voglia, che non giunge a violare se stesso. Ma l‘altra è tela argentea di ragno e anche l‘ala di un moscone la può spezzare. L‘ala di un moscone. La sventatezza dello spirito che cessa di sorvegliarsi costantemente e attentamente. Allora è facilissimo che le cose più sante si macchino di umane ruggini decomponendosi o almeno deturpandosi nella loro essenza buona.
L‘amore di Dio è impuro quando date a Dio un culto il cui fine è questo: - Ti amo perché voglio molto da Te -. Tutto potete chiedere e attendere da Dio che vi ama. Ma come è più bello dire: - Padre, io ti amo e voglio ciò che Tu vuoi. Non chiedo che di fare ciò che Tu vuoi. Voglio solo quello che Tu mi mandi perché, se Tu me lo mandi, è certo per mio bene. Tu mi sei Padre ed io mi abbandono al tuo amore -. È impuro quando è per averne compenso. Dio va amato sopra ogni calcolo. Amato in Sé e per Sé. Se ho detto: - Amate senza speranza di compenso - riferendomi al prossimo, con più ragione questo amore puro da calcolo non deve esser dato a Dio? Ugualmente l‘amore del prossimo è impuro quando fra il prossimo amate soltanto quelli che vi amano, quelli che vi servono o in qualsiasi modo vi sono utili. Io non ho messo limitazione all‘amore di prossimo. Ho detto: - Amate il prossimo vostro come voi stessi -. E conoscendo la vostra tendenza ad autoproclamarvi buoni, gentili, cari, santi, e così via, e anche la vostra sottigliezza nel distinguere in ciò che vi fa distinguere - cosa che vi avrebbe portati ad amare ben pochi, perché in tutti avreste trovato difetti rispetto alle vostre virtù, difetti che avrebbero giustificato, agli occhi vostri, il vostro rigore verso il prossimo - ho specificato: - Offrite l‘altra guancia a chi già vi ha percosso, a chi ti ha prepotentemente levato la tunica cedigli anche il mantello. Amate e beneficate chi vi odia, pregate per chi vi fa soffrire -. Lo so che il senso del mondo chiama questi consigli – stoltezza -. I porci chiamano le perle sudici sassi e preferiscono ad essi la broda fetida su cui galleggiano gli escrementi e i rifiuti. Il senso del mondo ha molte affinità coi gusti dei porci. Ma ciò che è stoltezza al mondo è scienza per i figli dell‘Altissimo, è intelligenza e grazia. Seguite questa scienza, intelligenza e grazia, e ne avrete gran premio in Cielo e conforti soprannaturali in terra, quei conforti di tutte le ore che invano i mondani cercano trovare fra le cose del mondo, e più vi si tuffano e più l‘amaro e il disgusto penetrano il loro cuore. Non vi è che Dio che dia pace. Dio e la buona coscienza. Due cose che i peccatori non hanno amichevoli a loro.
La misericordia è pur bella. Ma per esser veramente bella e pura come vergine felice che va all‘altare, bisogna si appoggi alla retta intenzione come a braccio di sposo amoroso al quale si giura fede. Altrimenti diviene vanità e superbia, e anche il dare è inutile come gettaste i vostri oboli nelle fauci di Satana.
Io ho detto: - Siate misericordiosi come lo è il Padre mio -. Ma il Padre Iddio suona forse la tromba o si affaccia al balzo dei Cieli per dire: - Udite, udite! Io oggi ho dato pane e vita a tante creature, ho difeso da pericoli tante altre, ho perdonato altre tante -? No. Egli fa e tace. Fa con una tale modestia, con una così riservata cura che voi, o stolti del mondo, non pensate neppure che quanto godete ve lo concede Iddio sempre troppo buono per voi; e voi, che stolti non siete ma siete però ancor molto lungi dall‘essere cristiani quali esser dovreste, dite: - Dio me l‘ha dato. Ma io l‘ho meritato -. Oh! oh! egli l‘ha meritato! E non è questa superbia già fonte di demerito? E chi può dire così sottintendendo: - Se Dio non lo avesse fatto avrebbe errato -? Da mattina a sera e dal tramonto all‘aurora Dio vi è misericorde e benefico, e solo rarissime eccezioni tra i figli della terra alzano sguardo e cuore per dirgli con un sorriso: - Grazie, Padre buono. Riconosco in questo dono la tua mano -. Quando fate della misericordia, fatela unicamente per amore: di Dio per imitare il Padre buono, di prossimo per ubbidire alla mia parola e al mio esempio. La preghiera! Oh, che buona cosa la preghiera! Dio l‘ha messa nel cuore dell‘uomo come il bisogno del respirare. Non è, infatti, il respiro dell‘anima? Senza respiro cessa anche il moto del sangue e il corpo muore. La preghiera è quella che mantiene vitale lo spirito tenendolo sempre al cospetto di Dio. Due che si vedono non possono dimenticarsi. Non è vero? Ebbene, la preghiera è mettersi al cospetto di Dio, in veste di figlio, e dirgli: - Eccomi. So che Tu sei il Padre mio e perciò mi accosto a Te. Con chi parlare certo d‘esser inteso se non con Colui che mi ha insegnato la Parola, la sua Parola?- Ma la preghiera deve, come le altre cose, esser pura. Non fatta per utile umano. Su i mille milioni di preghiere che vengono fatte sulla terra quotidianamente, 999 milioni sono fatte per chiedere gioia umana, denaro, salute, e delle volte si spingono persino a chiedere morte per avere libertà da uno che vi è odioso, a chiedere del male per un vostro simile che, a torto o a ragione, ha la colpa di non piacervi. Può mai Dio dare del male per fare contento uno che odia? Solo un milione di preghiere è fatto per chiedere aiuti soprannaturali che vi permettano di salire a quella perfezione che volete raggiungere per fare cosa grata a Dio, che vi vuole santi e ricongiunti a Lui. Questo milione di preghiere salgono umili e grate e dicono: - Padre, aiutami a santificarmi. La mia debolezza ha bisogno di Te per esser forte. Padre, io voglio amarti perfettamente e non so. Insegnami a farlo, Tu, Amore. Padre, io so e ricordo quanto mi hai già dato. Senza di Te sarei un miserabile nel corpo e più nello spirito. Grazie, Padre, di tutto. Ti dico: Ancora, ancora dei tuoi benefici. Ma non per sete di benessere umano. Più che per la carne, io dico - ancora‘ per lo spirito mio, al quale voglio rendere la Patria eterna. O Padre santo, la tua creaturina sospira al tuo seno. Sorreggimi sul cammino perché io non devii in altre strade e venga a Te, mio Riposo e Gioia -.
Il desiderio di possedere i doni di Dio e la santità è quasi obbligo. Che direste del figlio di un re che non desiderasse possedere i doni che il re suo padre gli dona mandandogli a dire dai suoi messi: - Qui vi sono ricchezze incalcolabili per te, perché tu le usi per tuo utile e piacere. Quando ne abbisogni chiedile e te le manderò -? Che di questo figlio di re che, sapendo che il padre gli ha destinato la corona, non avesse desiderio di cingerla per continuare la regalità paterna? Quella corona che il padre re gli ha preparata è un segno dell‘amore paterno, che ha pensato al suo erede anche se in terra d‘esilio. Rifiutarla o trascurarla è disamore irrispettoso per il padre. Lo stesso è del figlio del Re dei re il quale muore, col suo spirito, nell‘indigenza perché, con una abulia colpevole, non ricorre ai tesori del Padre e mai pensa a quella corona: la santità che lo farà re nel Regno eterno. Ma perché santità? E quali doni? Santità per godere di Dio. Non per boria d‘esser lodato fra gli uomini. In verità vi dico: nel mio Cielo vi sono santità e santi di ogni più svariata caratteristica, ma non ve ne è uno che abbia conseguito santità per il desiderio d‘esser conosciuto e celebrato per questo fra gli uomini. L‘uno vi è per il martirio, l‘altro per esser stato anacoreta, l‘uno perché instancabile lavoratore di cuori mediante la predicazione e l‘altro perché si consumò nel silenzio e nell‘orazione, questo perché fu l‘amante della mia infanzia e l‘altro della mia tortura, ancora chi fu il cavaliere della Purissima e chi fu l‘araldo del gran Re. Ma non vi è, non vi è chi sia santo perché pensò ad esserlo per portare aureola agli occhi del mondo. Voi non vedete i santi il giorno in cui sulla terra viene proclamata la loro santità. Ma se li poteste vedere in quell‘attimo, vedreste uno stupore di bambini che, avendo già in mano un balocco di gran prezzo o contemplando una incisione bellissima, si vedono mettere in mano uno straccio meschino e sotto gli occhi un cincischiato disegno e odono l‘adulto che glieli offre, dirgli: - Guarda che bel dono ti do! -. Il bimbo guarda e tace. Ma pensa, con la giustezza di osservazione dei bambini: - Ma non c‘è confronto con quanto ho già -. E restano indifferenti al dono continuando a guardare e vezzeggiare quanto già avevano. I santi hanno Dio. Che volete che più li seduca? L‘aureola aumenta la loro gioia? Essi l‘hanno già completa e perfetta. Hanno Dio. Ancora: un bambino buono, molto, veramente molto buono, non un piccolo ipocrita, quando si vede lodato per esser stato buono pensa: - Non dovevo forse farlo? Il padre mio mi dice sempre che devo esserlo e perciò non ho fatto nulla che merita lode. Ho ubbidito al padre mio per farlo contento -. Non capisce, nella sua umiltà, quanto è grande saper ubbidire per amore e per far felice chi lo ama. Anche i santi, umili perché sono santi, pensano: - Che ho fatto di speciale? Ho ubbidito al comando di Dio mio Padre per farlo contento -. E sono già così completamente felici, che le feste della terra li lasciano indifferenti. Le feste, ho detto. Non le preghiere dei fedeli. Queste sono petizioni che gli amici lontani mandano a quelli che, per essere al fianco di Dio, possono parlargli più direttamente dei bisogni loro. È carità questa. E la carità, praticata alla perfezione da loro nella vita, è divenuta ancor più perfetta da quando si è fusa alla Carità stessa. Desiderate perciò con purità la santità e i doni che vi aiutano a possederla. Ma con purità di cuore. Ossia col solo desiderio di riunirvi al più presto a Dio per amarlo più ancora e di giovare ai fratelli con i vostri meriti per la comunione dei santi.
GESUE la mortificazione? Oh! che sia pura! Quante inutili mortificazioni non fate! Inutili e peccaminose. Perché? Perché impure. Sono impure quelle macchiate da desiderio di lode e da anticarità. Esser buoni per esser lodati, compiere una penitenza per esser notati, sacrificarsi nel mangiare un frutto perché il mondo ammiri e poi non saper esser pazienti, umili, misericordiosi, è proprio inutile. Che volete che me ne faccia del vostro frutto non mangiato, quando vi vendicate del sacrificio del mangiarlo col mordere con parole velenose un vostro fratello? Che volete che me ne faccia di una vostra penitenza se poi non sapete sopportare neppure quello che la vita vi porta? Che merito ha l‘esser buoni fuori casa quando siete vipere in casa vostra? Che merito portare cilicio se non sapete portare tacendo il cilicio della mia volontà? Ricordatevi quello che ho detto: - Quando fate penitenza ungetevi il capo e lavatevi la faccia -. Passate pure da immortificati agli occhi stolti del mondo. Basta non diate scandalo, perché lo scandalo è sempre male. Ma se apparite soltanto creature comuni, e perciò non ne avete che indifferenza e nessuna lode, mentre nel segreto vi consumate per amore di Dio e dei fratelli, grande sarà il vostro merito agli occhi di Dio. E se non sapete imporvi penitenze, oh! accettate quelle della vita. Ne è piena! Accettate dicendo: - Se questa pena viene da Dio, sia fatta, o Signore, la tua volontà; se viene da un povero fratello cattivo, Padre, io te l‘offro perché Tu lo perdoni e redima -. Fate così, diletti. E tutto in voi sarà puro. Avrete allora la purezza del cuore. E in un cuore che ha purezza ha trono Iddio. Va‘ in pace, adesso. Procedi con la mia pace sulla via della purezza di cuore, pensando che i puri di cuore godranno Iddio.
Ciao grande Suor Rifugio, sono davvero felice di aver saputo di te, non puoi neanche immaginare come mi sento felice. Io sto lottando la mia battaglia, da 17 mesi, e l' anno scorso nel mese di Aprile, una ragazza che io non conoscevo mi è venuta a cercare, raccontandomi la sua storia in primis, e poi mi ha detto che aveva sognato Madre Speranza che le diceva che mi doveva aiutare. Questa ragazza non mi conosceva ma una serie di coincidenza l’hanno portata a me, all'inizio non volevo saperne, perché, devo dire il vero, non sono mai stata unao cattolica praticante, poi dopo una serie di coincidenze ho iniziato a fare la novena per la prima volta, e da allora, continuando le coincidenze, ho iniziato a pregare sempre di più, e più pregavo. più mi sentivo felice e orgogliosa. La Madre Speranza mi ha dato la forza di diventare quella che sono oggi. Ho ritrovato me stessa e lo considero un grande miracolo. Ho studiato la sua storia attraverso i libri moderni, poi, per la prima volta, il giorno del mio anniversario, l'anno scorso sono andata al Santuario: era l’8 settembre. Appena scesa dalla macchina ho sentito un profumo che avevo sentito anche precedentemente: era un misto di arancio e limone e sentivo una presenza attorno a me... Ho cominciato a sorridere e a regalare forza e speranza.
Ho fatta conoscere la Madre Speranza a molte persone, le ho portato anche il bambino che le avevo affidato, le ho portato i miei genitori, mia zia, mia nipote e i miei amici con i bambini... Non credevo che dopo il primo pellegrinaggio io m’innamorassi di lei... Poi ho fatto il bagno. Quando parlo di lei mi emoziono... Lei fa parte di me e con lei ho trovato la fede e la voglia di vivere. Secondo me niente avviene per caso..  la mia battaglia è servita per conoscere lei...
Chi vuole può visitare il mio “blogmadresperanzadigesu,” e la mia pagina su facebook...
Io considero la vita come un viaggio. Ma in realtà che cos'è il viaggio? Una bella domanda, a cui ognuno di noi dà una sua risposta. Il viaggio, per me, significa una meta, un traguardo, che ognuno s’impegna a raggiungere. Beh! Io il mio viaggio lo sto facendo, percorrendo un cammino spirituale dentro di me. Un viaggio che mi sta accompagnando, in questo  tortuoso cammino, verso il ritrovamento di me stessa. Ed è  proprio  questo viaggio che mi ha fatto capire il vero significato  della vita. Secondo me, vita e viaggio sono collegati. Voi vi chiederete  il perché!! La vita è un dono che il Signore ci ha voluto donare e il viaggio è un cammino di vita. La nostra vita è fatta di viaggi, c'è chi viaggia per lavoro, chi per visitare  i posti e c'è chi viaggia per conoscere il proprio io. In questo viaggio sto scoprendo  una me diversa, sto scoprendo  la voglia di vivere, ma soprattutto sto scoprendo l'Amore Misericordioso. Sto capendo Dio e il suo Amore e sto imparando  a trovare delle spiegazioni in ogni cosa. Il viaggio  verso la scoperta  della vita!.Questo  secondo me è  il giusto  significato da attribuire  a questo termine.
Tempo fa, appena  ho iniziato la mia battaglia, mi sono iscritta  ad un' associazione  per la lotta contro la leucemia, e ho scritto  un po' la mia storia, e il titolo che le ho dato è "La felicità è un viaggio". Oggi sono arrivata alla consapevolezza che nulla avviene per caso e se non mi fosse accaduto tutto questo non avrei imparato  a viaggiare.
Anche la Chiesa  quest'anno ha intrapreso  un nuovo viaggio, un viaggio  verso l'Amore Misericordioso; Papa Francesco, infatti, ha proclamato un Giubileo straordinario sulla  misericordia.
Questo viaggio  verso la misericordia è  un cammino semplice, che ci insegna che Dio è  un Padre Buono non un giudice  severo e non può  vivere senza di noi! Dio è Amore è  Misericordia. La Misericordia è la forza assunta dall'Amore per affrancare  l'uomo dal peccato e sottrarlo al male. La Misericordia è la dimensione indispensabile dell’amore, è  come il suo secondo  nome e, al tempo stesso, è  il modo specifico  della sua rivelazione ed attuazione, nei confronti della realtà del male che è  nel mondo, che tocca e assedia l' uomo. Il viaggio è un percorso  di speranza, di colori e ogni viaggio  ci lascia un segno, e i segni, sia positivi che negativi, ci insegnano qualcosa nella vita.

La strada della speranza

La strada della speranza
Ho deciso di scrivere un’ altra storia stamattina, un po’ diversa da quella precedente perché molte cose sono cambiate. In questo tempo ho pensato e ripensato a tanti perché, ma come sapete i perché rimangono tali….
All’inizio del mio percorso mi sentivo come un operaio che, pietra dopo pietra, costruisce davanti a sé la strada che dovrà percorrere. Soltanto molto più in là mi sono accorta che la strada era già stata fatta, qualcun’Altro l’ha tracciata per me, e a me non resta che andare avanti…
Allora intuisco che le cose non dipendono da me soltanto.
È un momento pericoloso, durante il quale non è raro scivolare in un fatalismo claustrofobico. Per vedere il destino in tutta la sua realtà credo che devo lasciar passare ancora molti anni,quando la strada alle mie spalle sarà più lunga di quella che ho davanti …
A volte mi chiedo che forse ho sbagliato a prendere strada, forse ho imboccato qualche deviazione, o qualcun’altra non l’ avrò vista, quelle strade che ho trascurato non saprò mai dove mi avrebbero condotto, se in un posto migliore o peggiore …
Beh la vita procede pressappoco allo stesso modo del gioco dell’oca … Mah pensandoci bene, il mio destino fino ad ora non è stato poi così male. Certo, sto combattendo la mia battaglia, anche dura, ma vi dirò che questa battaglia per me è stato un miracolo ….
Tutto avviene perché deve avvenire … niente arriva per caso …. Non sono folle, pazza, masochista, è la pura verità …
Attraverso questa battaglia ho capito il vero significato della vita, ho iniziato ad apprezzare anche le cose più piccole, ad ammirare i colori, tutti i colori dal più chiaro al più scuro, ho dato il giusto significato alla parola vivere. Ho trovato la forza nella fede, ho avuto il dono di conoscere Madre Speranza, ho dato più importanza alle persone che mi stanno vicino. Ho capito chi veramente mi vuole bene, o chi invece non sa neanche il significato del termine voler bene.
Attraverso la mia battaglia sto insegnando a capire il vero significato della vita a chi mi sta accanto, gli sto insegnando ad essere positivi, a vedere nel positivo anche quando ci troviamo in un tunnel, sto imparando la mia unica ragione di vita: a non essere pessimista e a godersi la vita senza pensare al domani come un intralcio bensì come speranza …
Ma soprattutto ho trovato una grande famiglia: “L’ARCOBALENO DELLA SPERANZA: una famiglia vera, grande, con un unico obiettivo: Vincere soprattutto per chi non ce l’ha fatta …
Da come potete vedere, se io avessi intrapreso un’altra strada non sarei rinata, non avrei conosciuto la vera me, non avrei imparato tutto questo, non avrei conosciuto voi ... Ma soprattutto non avrei mai IMPARATO A SORRIDERE ….. E A REGALARE SORRISI …. PERCHÉ REGALANDO SORRISI SI REGALA LA SPERANZA…!!!!
baci Serena

VORREI UN FIGLIO

VORREI UN FIGLIO
Capita anche a voi di pensare, di leggere o di sentire tante persone che non possono, per varie situazioni, avere bambini; è un dolore orribile perché è il più grande desiderio di quasi tutte le coppie! Ma oggi, purtroppo, i casi sono in aumento e tante coppie devono affrontare non solo questa durissima prova ma devono subire anche le polemiche e le critiche di chi sta loro intorno.
Io non sono mamma, purtroppo per ora mi è stato assegnato un altro diciamo “dono”, la malattia, ma spero che un giorno anche io potrò condividere la gioia di avare un figlio, anche se dovrà passare tempo; le speranze, comunque, non le perdo mai.
Mi sento di dire a tutte le coppie che vivono la mia esperienza, di non ascoltare nessuno (tanto la gente avrà sempre qualcosa da dire); “Continuate per la vostra strada, uniti nel vostro amore, e anche se ci saranno momenti critici o di monotonia, cercate di superarli insieme. Non fatevi intimorire da nessuno, perché chi vi intimorisce non vi vuole bene! E' vero un bambino è il dono più grande ma anche l'unione tra marito e moglie è un dono altrettanto grande, è l'amore che fa sbocciare la vita”.
Se poi arriva, ben venga! Non trovate? Quanti casi si sentono oggi, ma è vero anche che la scienza ha trovato tantissime cure, come è vero anche che ci sono bambini che aspettano di essere adottati, ma lo Stato purtroppo non facilita le pratiche per l’adozione e specula anche sui sentimenti dei bambini, ovviamente parlo dello Stato italiano perché gli altri Stati non li conosco abbastanza per farmene un giudizio. E ricordiamoci sempre, e questo vale per tutti, che i FIGLI NON SONO SOLO DI CHI LI PARTORISCE MA DI CHI LI CRESCE CON AMORE, E LI EDUCA CON AFFETTO.
Essere genitore è un mestiere difficile. Essi vengono sempre criticati ma se non ci fossero saremmo proprio persi. Nella vita quotidiana ci sono coppie che purtroppo perdono i feti ancora prima dei 3 mesi, altri addirittura alla fine della gestazione, altri invece li perdono dopo la nascita o li perdono prima della loro stessa morte; questo credo che sia un dolore allucinante, il più brutto di tutti, eppure nonostante che si sentano queste cose ancora oggi ci sono genitori che li ammazzano, li maltrattano, li mettono nei cassonetti .... Allora viene da pensare che il mondo sta proprio finendo perché non c'è più rispetto per niente ... E pensando a queste cose sconcertanti ci viene la domanda: “Perché, Signore, a loro si e a noi, che potremmo dar loro tutto l'amore possibile non hai voluto dare questo dono?” A questa domanda, purtroppo, non so rispondere ma sicuramente esisterà un perché, e chissà nella nostra vita celeste saremo ricompensati con tanti pargoletti ...
Ma non perdiamo mai e poi mai le speranze, proviamoci sempre, tanto far l'amore fa bene al cuore, allo spirito e al corpo.
TANTISSIMI AUGURI A TUTTE LE COPPIE CHE HANNO LA GIOIA DI UN FIGLIO, E ANCHE A NOI, CON LA SPERANZA CHE ANCHE NOI POTREMO RICEVERE QUESTO DONO, ALTRIMENTI ASPETTEREMO CHE LA VOLONTA’ DI DIO CI SI MANIFESTI NELL'ALTRA VITA....
E intanto Tu, Signore, e Tu, Madre santissima di Gesù, ascoltate le nostre preghiere.
PREGHIERA PER OTTENERE IL DONO DI UN FIGLIO
O Padre, tu che sei il Creatore di tutto ciò che esiste ed il Signore della vita,
benedici la nostra famiglia e rendi fecondo il nostro amore
affinché sia sorgente di una nuova vita.
O Gesù, tu che ami così tanto i bambini
da dire che soltanto chi assomiglia a loro entrerà nel regno dei cieli,
rendici disponibili, grati e degni ad accogliere tutti i tuoi doni,
in particolare il dono della vita.
O Spirito Santo, tu che hai operato con potenza in Maria Santissima,
affinché concepisse verginalmente il Verbo Incarnato,
noi ci apriamo totalmente alla tua azione,
affinché l'amore si faccia carne in noi per la Gloria di Dio e la nostra gioia.
O Maria Santissima, tu che hai avuto il privilegio di essere sposa,
vergine e madre nell'ambito della Santa Famiglia di Nazareth,
rendi i nostri cuori obbedienti e disponibili al piano di Dio su di noi,
fiduciosi nella Provvidenza e liberi da ogni timore per il futuro.
Amen.
PREGHIERA PER IL DESIDERIO DI AVERE UN FIGLIO
Dio Padre, che hai mandato in questo mondo il tuo Figlio Unigenito,
ti preghiamo di servirti di noi per creare una nuova vita.
Tu solo sei il Padre: ogni paternità viene da Te.
Rendi anche noi partecipi di questa tua divina prerogativa,
così che possiamo vedere nella creatura che ci manderai,
un segno più vivo della tua presenza nella nostra casa.
Vogliamo diffondere il tuo amore sulla terra:
benedici il nostro amore perché sia fecondo e domani si levi,
con la nostra, un'altra voce a lodarti, un altro cuore ad amarti,
un'altra vita a rendere testimonianza di Te. Così sia.