sabato 13 febbraio 2016

Premessa


Il messaggio che la Madre Speranza ci ha trasmesso ormai lo conosciamo, abbastanza, e credo che lo stesso Padre Gino domani mattina nella usa relazione ci aiuterà a comprenderlo ancora meglio.
Molte volte mi sono sentito a disagio nel dover fare certe cose, ma - sicuramente - mai come in questa occasione nella quale dovrei riferire l'esperienza vissuta da un'altra persona, addirittura dalla Madre . Solo Essa potrebbe fare la sua testimonianza e dirci cosa ha provato.
Ieri sera nel canto le Suore ci hanno ricordato quanto la Madre le esortasse a un cammino ascetico molto impegnato per potersi rendere disponibili al Signore; un cammino di amore, di silenzio, di immolazione: "amare, tacere, soffrire..." E' lo stesso cammino che Essa per prima ha battuto e che ripropone a tutte le Sue Figlie e Figli.
In questa testimonianza vorrei appunto che la stessa Madre con i Suoi scritti e con la Sua stessa voce (sia pure registrata qualche anno fa) ci potesse parlare di Se stessa, più che del messaggio; dirci ciò che Essa ha sentito dentro di Sé difronte a Dio che Le si rivelava.
La Madre ha avuto il dono grande di poter riscoprire il vero volto di Dio, il volto di un Padre che ama e ama con tenerezza materna; Essa si è lasciata trasformare da Dio per ripetere nella sua vita questo modo di amare di Dio.
Vorremmo poter capire da Lei come lo ha conseguito, quanto Le è costato, per quale cammino il Signore, l'ha condotta prima di poterle chiedere tutto questo.

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