lunedì 14 marzo 2016

Il maligno è così astuto, così ingannatore, così capace di traversarsi da angelo di luce e così abile nell'uso dei mezzi di comunicazione, da farci dubitare e magari credere che siamo noi a non avere sensibilità misericordiosa. Noi abbiamo la bella fede che Gesù ha confermato con la sua vita ed ha firmato con la sua risurrezione. La stessa fede viva che Madre Speranza ci ha lasciato nel suo testamento. Questa preziosa eredità è capace non solo di renderci sereni, felici, ma esultanti, tripudianti, ma dobbiamo difenderla dagli attacchi del mondo. Oggi non è più tempo di una fede sentimentale, occorre una fede che si trasforma in certezza, una fede contro la quale anche il maligno deve arrendersi.... Noi l'abbiamo ricevuta, dobbiamo solo viverla di fronte al mondo che pur sembrando altezzoso, superbo, sicuro, aggressivo, è fragile, turbato, sofferente e noi abbiamo il compito di prenderlo per mano e condurlo al medico Divino, soprattutto in questo anno della Misericordia. Gesù ha compassione di questo mondo e vuole guarire i suoi figli, li vuole far rinsavire, li vuole perdonare e rigenerare, non li vuole lasciare in balia del nulla e noi siamo chiamati ad essere gli operatori, sotto la Sua guida, di questa rinascita. La Madre Speranza consigliava, nei tempi forti, la confessione generale, cioè di ripresentare a Dio tutta la nostra vita, poichè Lui, che può penetrare nel nostro passato lo risani, lo perdoni, gli ridia vigore e ponga sulla nostra esistenza il sigillo della salvezza. ---

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