mercoledì 1 giugno 2016

1. Gesù mio, fa che non dimentichi che l’umiltà e la carità sono il fondamento della santità e che solo con il tuo amore la potrò raggiungere. So, Gesù mio, che non riuscirò mai ad amarti come meriti, ma ho un grande desiderio di amarti e di comunicare con Te, affinché Tu comunichi con me. Aiutami, Gesù, perché attraverso la conoscenza del mio Dio possa attrarre a me Dio stesso e mi abbandoni interamente a Lui nell’amore.
 2. Gesù mio, ho un gran desiderio di santificarmi a tutti i costi, solo per darti gloria; e vedo che il cammino della perfezione è arduo, ci vuole uno sforzo non comune ed energico; e questo mi spaventa molto, soprattutto quando dimentico che Tu mi precedi e mi aiuti. Oggi, Gesù, con il tuo aiuto ti prometto, ancora una volta, di camminare per questa via aspra e difficile, guardando sempre avanti senza voltarmi indietro.
 3. Aiutami, Gesù mio, perché viva sempre unito alla croce: con l’umiltà sincera reprima il desiderio di essere onorato e con la mortificazione l’amore al piacere. Fa che il mio cuore e la mia mente siano continuamente fissi in Te e che possa dire con sincerità: "Vivo, ma non sono io che vivo: sei Tu che vivi in me".
 4. Ti prego, Gesù mio, non dimenticare i sacerdoti del mondo intero: per essi io voglio essere vittima. Illuminali perché comprendano il vuoto e la nullità delle cose umane. Attirali a Te, fa che ti conoscano come Padre amoroso e fonte di ogni bene. Dà a tutti loro volontà, forza e costanza perché cerchino solo Te.
 5. Aiutami, Gesù mio , a lottare incessantemente contro la carne e i sensi fino a sottometterli allo spirito e alla tua Volontà; tutto il mio essere sia guidato solo dal tuo volere e dal tuo amore. Accetta, Dio mio, questi buoni desideri, il mio cuore, il mio amore e fa che viva unicamente ed esclusivamente per Te.
 6. Gesù mio, aiutami a raggiungere il perfetto compimento di tutti i miei doveri in unione con Te, per Te e solo per farti piacere. Fa che io acquisti l’umiltà sincera, fondata sulla tua grandezza e santità e sulla mia povertà e miseria; e che questa disposizione sradichi dall’anima mia l’egoismo, la superbia e la presunzione, perché solo nello svuotamento di me stesso si può realizzare l’unione con il mio Dio.
 7. Fa', Gesù mio, che le anime consacrate progrediscano sempre nelle virtù: sii loro custode e guida in questo pellegrinaggio, affinché non siano mai turbate né sbaglino il cammino che a te le conduce. Liberale, Gesù mio, da tutto ciò che impedisce loro di unirsi a te. Fa' che ti amino con tutto il cuore e giungano a morire a se stesse e a vivere solo per te sino a formare con te un solo respiro, una sola volontà, un solo amore, un unico affetto, così che le loro anime, le energie e tutto il loro essere ardano sempre e si consumino come vera fiamma nel fuoco della tua divina carità.
 8. Vergine Santissima, Madre di tutti gli uomini, prendimi sotto la tua protezione per amore del tuo divino Figlio. Ti scelgo come madre della mia vita spirituale e della mia felicità. Sii sempre la mia speciale e tenera Madre; proteggimi in questa vita e prendimi nella tue braccia nell’ora della morte.
 9. Ti prego, Gesù mio, per l’amore con cui mi hai chiamato: dammi la grazia di amarti con tutto il cuore, di essere unito a Te con tutta l’anima, di spendere tutte le mie energie al servizio del tuo amore. Fa che nell’ora della morte, purificato da ogni colpa, entri alle nozze eterne che Tu mi hai preparato.
 10. Concedimi, Gesù mio, attraverso il dono del tuo Spirito, prudenza e modestia, sapienza e bontà, contegno affabile e dignitoso; donami carità, mansuetudine, umiltà, fervore. Fa che, compiendo in tutto la tua divina volontà, ti dia gloria con la purezza del corpo e la santità dell’anima, ti ami sopra ogni cosa e ti serva con vero amore. Sii Tu l’onore, la gioia, la delizia, la consolazione, il consigliere nei dubbi, il mio tutto e non brami niente e nessuno fuori di Te.
 11. Gesù mio, aiutami con il tuo divino potere perché possa fare ciò che a Te piace ed essere tutto tuo. Guidami con la tua divina sapienza, e con la tua divina bontà fammi secondo il tuo cuore.
12. Dà, Gesù mio, alla mia volontà la forza e costanza di cui ha bisogno continuamente, per non volere né desiderare alcuna cosa fuori di Te.
 13. Fa’, Gesù mio, che giammai desideri altro se non che si compia in me la tua Divina Volontà, anche se ci devo soffrire molto, anche se non la comprendo, anche quando non riesco a vederla.
 14. Desidero, Gesù mio, che Tu, e solo Tu, sia il movente principale dei miei affetti e della mia vita; che Tu sia per me tutto e tutte le mie cose.
 15. Concedimi, Gesù mio, la grazia di non negarti mai niente e, dimenticando me stesso, fa che cerchi sempre la tua gloria.
 16. Concedimi, Gesù mio, la grazia di imparare ad elevarmi dalle creature a Te, e vedere il mio Dio in tutte le sue opere, cose, persone e avvenimenti.
 17. Sii Tu, Gesù mio, la luce del mio spirito, l’amore e il fuoco del mio cuore, la forza e virtù di tutte le mie facoltà, perché in Te possa conoscere, amare e compiere la Volontà del mio Dio.
18. Dici, Gesù mio, che l’amore se non soffre e non si sacrifica non è amore. Che insegnamento! Ora capisco perché il tuo amore è così forte ed è un fuoco che brucia e consuma: hai sofferto tanto!
 19. Fa’, Gesù mio, che il mio cuore sia simile al tuo, e che giammai pretenda di conoscere di Te grandi cose per, poi, farne poche per il mio Dio.
 20. Concedimi, Gesù mio, la grazia che le croci che Tu permetti per me mi servano per amarti di più e poter far capire agli altri che la scienza dell’amore si impara nel dolore.
 21. Fa, Gesù mio, che tutte le mie azioni assomiglino alle tue e rendimi forte nel tuo amore e nella tua pace. Illumina i miei sensi con la luce della tua carità perché sia solo Tu ad insegnarmi, incamminarmi e istruirmi nei sentimenti più intimi del tuo cuore.
22. Gesù mio, Tu per me hai sofferto tanto, fino al punto da morire nudo su una croce, calunniato, disprezzato, sconfitto e in mezzo ai peggiori insulti. E io, potrò negarti qualcosa? Non cercherò la tua gloria, costi quel che costi? Non sarò tutto per Te, come Tu sei tutto per me?
23. Desidero stare vicino a Te, Gesù mio, e fare tutte le mie opere in unione con Te, perché Tu abiti in me per santificare, non solo me, ma anche tutte le mie opere, e per riempire di Te tutte le mie facoltà.
 24. Fa, Gesù mio, che la mia anima giunga ad uscire da me per entrare in Te e che, introdotta nel forno del tuo amore divino, sia purificata da ogni scoria, diventi luminosa, incandescente e docile alle tue divine ispirazioni, illuminando sempre, con il vivo splendore del tuo amore e del sacrificio, tutti quelli che mi circondano.
 25. Tu sai bene, Gesù mio, che provo vergogna e molta pena vedendo quanto poco ho copiato in me i tuoi divini insegnamenti. Eppure Tu, con una pazienza senza limiti, stai aspettando che mi avvicini a Te per riempirmi delle tue grazie, confortarmi, consolarmi e darmi gli aiuti di cui ho bisogno per camminare nella santità che Tu mi chiedi.
 26. Gesù mio, comprendo ogni giorno di più che, per amarti sul serio, è necessario conoscerti e conversare a lungo con Te, perché quanto più ti conosco e ti frequento più si riscalda il cuore nel tuo amore, dato che tutto in Te è degno di amore.
27. Aiutami, Gesù mio, a fare di Te il centro della mia vita, con l’unico fine di non essere più io a vivere ma Tu in me.
 28. Fa’, Gesù mio, che la Congregazione cresca sempre di più per le radici delle virtù che non per i rami delle fondazioni.
 29. Gesù mio, tienimi vicino, molto vicino a Te, perché in Te solo possa trovare diletto e gioia. Entra nella mia anima e fammi entrare in Te.
 30. Madre mia, come una volta hai unito, con tutta l’anima, la tua preghiera a quella del tuo Santissimo Figlio, così ora implora dal suo amore e misericordia la pace desiderata, insieme con il trionfo del suo Amore Misericordioso

giovedì 26 maggio 2016

Prima che Gesù iniziasse la sua vita pubblica e cominciasse ad annunciare la buona novella della salvezza, Giovanni Battista andò lungo le rive del Giordano e iniziò ad annunziare che il Messia era ormai sulla terra, quindi bisognava prepararsi per poterlo accogliere. I suoi ascoltatori gli chiedevano: “Cosa dobbiamo fare?” e lui rispondeva: “Pentirsi dei propri peccato, cambiare vita e ricevere un battesimo di penitenza. Molti andavano da lui e si facevano battezzare, ma alcuni non credevano alle sue parole. San Giovanni che era un discepolo di Giovanni Battista e fu presente all’evento, racconta che i Giudei mandarono alcuni sacerdoti, scribi e farisei per interrogare Giovanni Battista. Vediamo come si svolsero i fatti:
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 1:19-34)
E questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e leviti a interrogarlo: «Chi sei tu?». Egli confessò e non negò, e confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero: «Che cosa dunque? Sei Elia?». Rispose: «Non lo sono». «Sei tu il profeta?». Rispose: «No». Gli dissero dunque: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». Rispose:
«Io sono voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
come disse il profeta Isaia». Essi erano stati mandati da parte dei farisei. Lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque battezzi se tu non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?». Giovanni rispose loro: «Io battezzo con acqua, ma in mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, uno che viene dopo di me, al quale io non son degno di sciogliere il legaccio del sandalo». Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.
Il giorno dopo, Giovanni vedendo Gesù venire verso di lui disse: «Ecco l'agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo! Ecco colui del quale io dissi: Dopo di me viene un uomo che mi è passato avanti, perché era prima di me. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare con acqua perché egli fosse fatto conoscere a Israele». Giovanni rese testimonianza dicendo: «Ho visto lo Spirito scendere come una colomba dal cielo e posarsi su di lui. Io non lo conoscevo, ma chi mi ha inviato a battezzare con acqua mi aveva detto: L'uomo sul quale vedrai scendere e rimanere lo Spirito è colui che battezza in Spirito Santo. E io ho visto e ho reso testimonianza che questi è il Figlio di Dio» Giovanni Battista dopo aver detto che il modo per accogliere il Messia promesso era purificare il cuore, lo indica chiamandolo “Agnello di Dio”, quando vede scendere su Gesù lo Spirito Santo, San Matteo aggiunge che “Appena battezzato, Gesù uscì dall'acqua: ed ecco, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui. Ed ecco una voce dal cielo che disse: «Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto». (Mt 3,12-17).
Gesù non aveva bisogno di essere battezzato ma in quell’occasione istituì il sacramento del Battesimo e ci fece capire quello che avviene quando noi ci battezziamo:
L’acqua viene consacrata e lo Spirito Santo scende su di essa.
Quando l’acqua viene versata sulla nostra testa lo Spirito Santo ci dà la vita divina.
In quel momento il Padre ci riconosce suoi figli e dice: “Questo è mio figlio!”.
Il Battesimo è il sacramento che ci ridona la vita divina persa per il peccato originale.

martedì 10 maggio 2016

pensiero

Oggi il mondo corre sui binari dell'efficienza: produrre,produrre,produrre.... scivola sulle strade a scorrimento veloce del produttivismo: se non produci, se tu non fai niente, a che servi?Oggi il mondo vola sulle grandi carreggiate delle realizzazioni concrete per cui chi non produce,chi non è efficiente,chi non mette sul mercato della vita i valori così banali delle cose,dell'affare,del business...non conta nulla.Oggi,purtroppo,è questo il criterio predominante. Che senso ha il nostro continuare a vivere?Costretti su lettighe di dolore,gente lacerata da mille sofferenze fisiche prodotte da questo tumore selvaggio...Queste sono domande che ogni persona si chiede...Ma io,dico un No! Un no secco e deciso.Se noi dovessimo lasciare la croce su cui siamo confitti non sconfitti, il mondo scomparirebbe. E' come se ( questo pensiero di Don Tonino Bello cade a pennello su questo argomento) è come se venisse a "mancare l'ossigeno nell'aria, il sangue nelle vene,il sonno nella notte"...E' proprio la sofferenza a tenere in piedi il mondo, qualunque essa sia....Nella stessa misura in cui la passione di Gesù sorregge il cammino dell'universo verso il traguardo del Regno. Lui confitto su un versante della croce e noi confitti sul retro della croce. Ma anche stavolta Gesù è in mezzo a noi, Lui è il nostro capo. Da una parte c'è Lui, dall'altra parte c'è Lei, Maria, la nostra dolcissima mamma....Che bei doni sono questi se solo fossimo in grado di capirli, è tanto difficile capire ciò,eppure arriverà il giorno che tutti capiscono questi doni, che tutti stendono le braccia e cercano le loro, che tutti si affidano a loro come forza,speranza,pace,serenità...A questo punto non ci resta che lottare,contro la malattia, contro la quotidianità, contro il business, contro il tempo.. Seneca diceva( io adoro la filosofia) "Se sappiamo lottare in piedi dobbiamo saper lottare anche in ginocchio"..

lunedì 9 maggio 2016

Voglio ringraziarti Signore,
per il dono della vita;
ho letto da qualche parte
che gli uomini hanno un'ala soltanto:
possono volare solo rimanendo abbracciati.
A volte, nei momenti di confidenza,
oso pensare, Signore,
che tu abbia un'ala soltanto,
l'altra la tieni nascosta,
forse per farmi capire
che tu non vuoi volare senza di me;
per questo mi hai dato la vita:
Perché io fossi tuo compagno di volo,
insegnami, allora, a librarmi con Te.
Perché vivere non è trascinare la vita,
non è strapparla, non è rosicchiarla,
vivere è abbandonarsi come un gabbiano
all'ebbrezza del vento,
vivere è assaporare l'avventura della libertà,
vivere è stendere l'ala, l'unica ala,
con la fiducia di chi sa di avere nel volo
un partner grande come Te.
Ma non basta saper volare con Te, Signore,
tu mi hai dato il compito di abbracciare anche il fratello
e aiutarlo a volare.
Ti chiedo perdono, perciò,
per tutte le ali che non ho aiutato a distendersi,
non farmi più passare indifferente
vicino al fratello che è rimasto con l'ala, l'unica ala,
inesorabilmente impigliata nella rete della miseria e della solitudine
e si è ormai persuaso
di non essere più degno di volare con Te.
Soprattutto per questo fratello sfortunato dammi,
o Signore,
un'ala di riserva.
Don Tonino Bello

(Diario Madre Speranza - 16 novembre 1942)

Fa’, Gesù mio, che mai cerchi nelle creature la forza o la consolazione, ma attenda sempre ogni conforto da te. Dio mio, imprimi in me il sigillo della tua sapienza, perché mi veda libera, Gesù mio, da ogni affetto terreno e fa’ che ti serva sempre con amore, gioia e sincerità e aiutami, Gesù mio, perché inizi a morire a me stessa per trasformarmi in te. Fa’ che respiri te e mi perda in te; che mai sia attratta da alcuna cosa, ma solo da te. Annegami, Gesù mio, nell’abisso del tuo amore e fa’ che muoia nel diluvio del tuo amore divino.