sabato 5 settembre 2015

Quante volte ci è capitato di riflettere sul significato di un sorriso? Abbiamo mai pensato al valore di questa espressione che dal viso si spalanca al mondo?
Sorridiamo quando siamo felici, quando comprendiamo con maturità il senso delle nostre esperienze; sorridiamo di fronte a una bella sorpresa, a uno spettacolo piacevole, sorridiamo quando qualcuno o qualcosa ci fa provare un’emozione lieta.
Sorridiamo nella preghiera? Il nostro sorriso è la preghiera di luce e speranza, che rivolgiamo al nostro vicino.
Ogni volta che, consapevoli o no, liberiamo un sorriso, apriamo le braccia all’altro e offriamo una possibilità d’amore.
Si può davvero pensare che la Parola di Cristo arriva a noi come il sorriso più grande.
Impariamo, allora, a riconoscere il sorriso. Chi riconosce un sorriso impara a procurarlo, a far partecipi gli altri di sé, non dimentica che solitudine e miseria esistono soltanto se impediamo al sorriso di nascere.
Il sorriso è la fonte più preziosa nella quotidianità cristiana: la vita in famiglia, il lavoro, la routine dei gesti e dei movimenti, possono diventare testimonianza d’amore se riusciamo a lasciarci attraversare da un sorriso, a lasciar vivere il sorriso.

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