sabato 19 settembre 2015
Grande Papa Francesco... Porta l' Amore Misericordioso nel mondo
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Papa Francesco a Cuba come missionario della misericordia
2015-09-19 Radio Vaticana
Papa Francesco parte questa mattina per il suo decimo viaggio internazionale, il più lungo del suo Pontificato: dieci giorni in tutto, tra Cuba e Stati Uniti. Prima tappa è L’Avana. Il servizio del nostro inviato a Cuba Sergio Centofanti:

Cubani grati a Papa Francesco
Ci sono grandi speranze per questa visita di Papa Francesco a Cuba: c’è nella gente il senso di una svolta, di qualcosa che può davvero cambiare. I cubani desiderano esprimere la loro gratitudine al Papa argentino che ha avuto un ruolo determinante nel riavvicinamento agli Stati Uniti. Obama e Raul Castro lo hanno già ringraziato. Cuba si sta aprendo al mondo e il mondo si sta aprendo a Cuba, proprio come aveva auspicato Giovanni Paolo II nel 1998. E’ un cammino graduale: e se ne vedono i segni.
Chiesa più libera
La Chiesa sta acquisendo spazi di libertà in una società che fino agli anni ’90 era ufficialmente atea. Ora sono tollerate, anche se non sono legali, alcune testate giornalistiche cattoliche, così come alcuni centri di formazione ecclesiale. Un tempo non era così. Anni di informazione e di educazione gestite in esclusiva dallo Stato comunista ha avuto i suoi effetti. Tra i cattolici, i praticanti sono appena il 2%, mentre i battezzati sono oltre il 60%. La religiosità popolare è rimasta forte nonostante tutto. Certo, c’è il sincretismo religioso, come il fenomeno della “santeria”, una mescolanza di credenze cristiane e riti ancestrali africani. Ma la Chiesa cubana, poco più di 300 sacerdoti per 11milioni di abitanti, si fa vicina a questa sete di Dio. E si fa vicina ai poveri, che crescono, perché dopo il crollo dell’Unione Sovietica nel 1991 è venuto a mancare il sostegno economico.

Crisi economica
Ora Cuba dipende dal petrolio del Venezuela, però la crisi di questo Paese non fa ben sperare. Sanità e istruzione sono ancora totalmente gratuite, ma di occupazione vera ce n’è sempre meno, mentre c’è tanto lavoro sommerso e l’ammirevole e creativa arte dell’arrangiarsi. E’ in calo anche il tradizionale export di zucchero, mentre resistono tabacco e nichel. Il turismo resta una delle voci forti dell’economia. Resta il fascino di un Paese meraviglioso per le sue bellezze naturali e per la popolazione ospitale. Caratteristica gradevole per i turisti ma molto inquinante è la presenza di tantissime auto americane degli anni ’50 che hanno fermato il tempo al 1962, anno dell’embargo Usa.
Il fenomeno dell’emigrazione
E Cuba approfitta delle sue bellezze con la doppia moneta: una per i residenti, assolutamente vantaggiosa, l’altra per gli stranieri, totalmente sfavorevole, con euro e dollaro che raggiungono la parità, ma a volte no, con la valuta cubana. Intanto le città sono da ricostruire. I palazzi diroccati da restaurare sono in ogni via, tuttavia mancano i soldi. Così i giovani hanno il sogno di emigrare, soprattutto negli Stati Uniti. In quasi 50mila hanno lasciato il Paese negli ultimi tre mesi. Anche perché con il disgelo potrebbero finire tutti i sussidi di cui gli immigrati cubani godono negli Stati Uniti. E chi fugge spesso fa vivere chi resta grazie alle rimesse.

Missionario della misericordia
In questa situazione arriva Papa Francesco, come missionario della misericordia. Il Papa vuole incontrare la gente e come al solito ha rifiutato l’auto blindata e percorrerà le strade con un veicolo aperto. Porta la buona notizia dell’amore di Dio che è tenerezza ma è anche giustizia e libertà.
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Videomessaggio Papa a Cuba: vengo come missionario della tenerezza di Dio
Grande accoglienza ha ricevuto a Cuba il videomessaggio del Papa trasmesso ieri sera dalle Tv del Paese in occasione del viaggio che inizierà domani nell’isola caraibica. Il video è stato pubblicato sul sito della Conferenza episcopale www.iglesiacubana.net. Tutti i media ufficiali dello Stato cubano hanno dato ampio risalto alle parole del Pontefice che ha detto di compiere questa missione “per condividere la fede e la speranza” in Gesù. Dall’Avana il servizio di Sergio Centofanti:
Papa Francesco a Cuba - Cerimonia di benvenuto a La Habana

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Il Card. Filoni sulla tomba di Madre Teresa, “modello di amore per Dio e per i poveri”
Calcutta – Madre Teresa “possa continuare ad essere fonte di ispirazione e modello di amore per Dio e per i poveri; un faro di luce e di speranza; un’amica ed intercessore per tutti; e, come è sempre stata, una madre premurosa”. E’ l’auspicio formulato dal Card. Fernando Filoni durante la Santa Messa che ha presieduto a Calcutta ieri, 15 settembre, sulla tomba della Beata Madre Teresa, fondatrice delle Missionarie della Carità, nell’ultimo giorno della sua visita pastorale in India. Nella memoria liturgica della Beata Vergine Maria Addolorata, il Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli ha ricordato che “il dolore di Maria è stato profondo” e lo ha vissuto “con la stessa fede con cui aveva accettato la sua divina maternità”. Ai piedi della Croce “Maria, ancora una volta, è diventata la madre di un neonato, la Chiesa. In questo senso il dolore di Maria, come le doglie, non era senza speranza. Nella risurrezione di Cristo potè comprendere che cosa è veramente la speranza cristiana”.Dopo aver sottolineato che “la Beata Vergine Maria è nostra madre. e come ogni buona madre, ci insegna, è un esempio per noi, e cammina con noi per tutta la nostra vita”, il Card. Filoni ha proseguito: “Oggi siamo riuniti presso la tomba di un’altra ‘madre’, che, di fronte alla pena e al dolore, ha cercato di fare qualcosa al riguardo. La Beata Madre Teresa ha ridato dignità alla sofferenza, agli abbandonati, ai ‘più poveri dei poveri’… Ha alleviato il dolore che gli esseri umani possono infliggersi l’un l'altro attraverso l'ingiustizia. Ha guidato con l'esempio; ha evangelizzato attraverso il suo ‘amore semplice’ messo in azioni e opere”.Quindi il Prefetto del Dicastero Missionario ha evidenziato come “il suo esempio materno verso i diseredati è riuscito ad affascinare un gran numero di giovani… ha ispirato molti ad imitarla nel rispondere alla chiamata di Dio. Questo fascino straordinario continua ad attrarre una grande moltitudine di persone in India, di ogni credo e religione, come milioni di altre persone in tutto il mondo, inclusi i membri della famiglia religiosa da lei fondata, le Missionarie della Carità”. Quindi ha concluso incoraggiando i fratelli e le sorelle presenti a proseguire “il prezioso lavoro che la Beata Madre Teresa ha iniziato, per il bene della Chiesa e del mondo”. Link correlati : Il testo integrale dell’omelia del Cardinale, in inglese
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Veglia per giovani consacrati. Card. de Aviz: rafforzare vita fraterna
Atti Pontifici - 18 settembre
Rinuncia del Vescovo di Reykjavik (Islanda) e nomina del successore Nomina del Direttore della Specola Vaticana Rinuncia del Vescovo di Reykjavik (Islanda) e nomina del successore Il Santo Padre Francesco ha accettato la rinuncia di S.E. Mons. Peter Bürcher all’ufficio di Vescovo di Reykjavik, in Islanda, in conformità al can. 401 § 2 del Codice di Diritto Canonico.Il Papa ha nominato Vescovo della diocesi di Reykjavik, in Islanda, il Rev.do P. David Tencer, O.F.M. Cap., finora Parroco di S. Þórlákur a Reyðarfjörður. Rev.do P. David Tencer, O.F.M. Cap. Il Rev.do P. David Tencer, O.F.M. Cap., è nato il 18 maggio 1963 a Nová Baňa (Slovacchia).Ha compiuto gli studi teologici presso l’Università di Bratislava e presso il Seminario dell’omonima diocesi. È stato ordinato sacerdote il 15 giugno 1986, incardinandosi nel clero della diocesi di Banská Bistrica. In seguito, ha svolto la propria opera per quattro anni in qualità di Vice-Parroco. Nel 1990 è entrato nella Provincia Slovacca dei Cappuccini. Dopo il noviziato ha continuato gli studi a Roma, conseguendo la Licenza in Teologia nel 1994. Il 28 agosto 1994 ha emesso i voti solenni. In seguito, è stato Parroco a Hólíč, prima di essere inviato a Hriňová nel 1996, per fondare un nuovo convento, il quale, poi, è diventato il luogo per la formazione dei postulanti dei Cappuccini, affidato al Rev.do P. David Tencer in qualità di Rettore, ministero che ha svolto fino al 2002. Nel 2003 è stato nominato Superiore del convento a Žilina. Nel 2004, infine, si è trasferito in Islanda per impegnarsi nella missione e dare inizio ad una presenza cappuccina. Ha iniziato come Vicario di Stella Maris a Reykjavík, prima di diventare Parroco di S. Þórlákur a Reyðarfjörður, incarico che tuttora ricopre. [01528-IT.01] Nomina del Direttore della Specola Vaticana Il Santo Padre ha nominato Direttore della Specola Vaticana il Rev.do Fr. Guy Joseph Consolmagno, S.I., Membro della medesima Istituzione Scientifica e Presidente della Vatican Observatory Foundation . [01530-IT.01] [B0689-XX.01]
NOTIZIE VATICANE
Atti Pontifici - 16 settembre
Rinuncia del Vescovo di Cajazeiras (Brasile) Il Santo Padre Francesco ha accettato la rinuncia al governo pastorale della diocesi di Cajazeiras (Brasile), presentata da S.E. Mons. José González Alonso, in conformità al can. 401 § 1 del Codice di Diritto Canonico.
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Il commento di don Ezechiele Pasotti al Vangelo della domenica
Nella 25.ma domenica del tempo ordinario, la liturgia ci presenta il Vangelo in cui Gesù parla della sua Passione, mentre i discepoli discutono su chi sia il più grande tra di loro. Il Signore, allora, dice:
NOTIZIE DAL MONDO
ASIA/PAKISTAN - Allarme di un Vescovo anglicano: “I cristiani fuggono dal Pakistan”
Lahore – La crescente violenza contro i cristiani sta generando la fuga dei fedeli dal Pakistan. Lo afferma il Vescovo anglicano di Lahore, Alexander John Malik, notando che vi è stato negli ultimi anni un aumento della violenza contro i cristiani del Pakistan. “A causa di discriminazioni e persecuzioni, oltre 100.000 cristiani pakistani sono fuggiti nei campi profughi delle Nazioni Unite in Thailandia, Sri Lanka, Malesia e Filippine negli ultimi anni” afferma il Vescovo in una nota inviata all’Agenzia Fides. “A causa delle legge sulla blasfemia e della diffusa intolleranza, i cristiani pakistani subiscono discriminazioni e maltrattamenti compiuti da cittadini musulmani ma anche da parte dello stato” osserva. “Interi quartieri vengono attaccati o bruciati come conseguenza dell’accusa di blasfemia rivolta ad un solo cristiano” prosegue. Inoltre “centinaia di ragazze cristiane ogni anno sono rapite e costrette a convertirsi all'Islam e a sposare un musulmano”. In molti casi, nota il Vescovo, “per le minoranze religiose è quasi impossibile ottenere giustizia dalle istituzioni dello Stato”, come la magistratura e il governo. Per questa situazione, molti scelgono di vendere i propri beni ed emigrare verso altri paesi asiatici. “Ci sono oltre sei milioni di cristiani in Pakistan, estremamente vulnerabili” conclude. Il ministro pakistano per gli affari religiosi, Muhammad Amin-ul Hasnat Shah, ha concordato con questa analisi, affermando che “il trasferimento di massa dei cristiani pakistani è una crisi che colpisce tutti i pakistani. Non è la prima volta nella storia che le minoranze religiose cercano di stabilirsi all'estero. Il governo sta cercando di risolvere i problemi della sicurezza per tutti i cittadini, anche se non possiamo forzare nessuno a rimanere nel paese”.
NOTIZIE DAL MONDO
AMERICA/ARGENTINA - Mense fondamentali per l’alimentazione quotidiana di 30 mila bambini
San Salvador de Jujuy – Nella provincia argentina di Jujuy non esistono disoccupazione, disinformazione, denutrizione e povertà, secondo quanto sostengono fonti consultate dal quotidiano “Jujuy al dia”. Tuttavia, in questa provincia, ogni giorno, più di 30 mila bambini si presentano nelle centinaia di mense messe a disposizione dallo stesso Governo. Tra questi 30 mila non sono compresi migliaia di alunni che ricevono la merenda scolastica oltre ad altri pasti distribuiti nei centri educativi. Si tratta di mense gestite dalla Chiesa, dallo Stato, da diverse ong, organizzazioni sociali e di quartiere, che si preoccupano del benessere dei piccoli della provincia. I bambini provengono prevalentemente da famiglie precarie che vivono in misere abitazioni con i genitori, spesso disoccupati, che lavorano in nero con remunerazioni bassissime, e sopravvivono grazie ai programmi di assistenza sociale. Si tratta anche di famiglie numerose con più di 4 figli o con genitori entrambi lavoratori che non hanno la possibilità di lasciare i figli tutto il giorno da nessun’altra parte.
NOTIZIE DAL MONDO
ASIA/GIAPPONE - Passa la nuova legge sugli interventi militari all’estero: la Chiesa dissente
Tokyo – Con una mossa che segna una svolta importante nella politica estera e di difesa, il Parlamento giapponese ha approvato ieri una nuova legge in materia di sicurezza. Il provvedimento, promosso dal governo di Shinzo Abe, consente al paese di impiegare le proprie forze armate in missioni militari all'estero. Secondo gli osservatori, la legge servirà a rafforzare l'alleanza Giappone-Usa e, di fatto, segna un cambiamento epocale rispetto alla Costituzione varata dopo la Seconda Guerra Mondiale, che vietava espressamente l'uso delle forze armate nipponiche all’estero. Grazie alla nuova legge, infatti, il Giappone potrebbe partecipare alle missioni Onu che prevedono l'intervento armato, fornire supporto logistico e militare agli Usa e ad altre “nazioni amiche”, così come partecipare alle operazioni antiterrorismo internazionali o intervenire direttamente in caso di una crisi militare con la Corea del Nord. Nei mesi scorsi si sono registrate nel paese diverse manifestazioni popolari per protestare contro la nuova legge e difendere l'articolo 9 della Costituzione, che impone al Giappone di non mantenere un esercito di aggressione ma soltanto delle “forze di autodifesa”.In questa fase i Vescovi giapponesi, in un comunicato firmato dalla Commissione episcopale “Giustizia e Pace”, pervenuto a Fides, hanno definito “assolutamente inaccettabile che un esecutivo decida di mettere in atto una reinterpretazione che va contro un principio fondamentale della Costituzione”, ricordando l’articolo 9 della Carta fondamentale e difendendo la “rinuncia alla guerra”, scelta fondamentale operata 70 anni fa. Grazie a questa scelta, ricordano i Presuli, “il Giappone non ha causato morti in guerra, sia tra giapponesi o stranieri, nel corso di questi anni, mentre la società internazionale ha subito incessanti conflitti armati”.
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Scontri a Gerusalemme est e lanci di razzi da Gaza
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Immigrazione: la Croazia respinge migliaia di profughi
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AMERICA/CUBA - Libertà religiosa e non solo libertà di culto per il futuro di Cuba
L’Avana – “Sogno che la Chiesa possa fare il lavoro che le spetta, che è quello di annunciare Cristo nel paese, con i mezzi che possiede. Allo stesso tempo, vorrei che la Chiesa guadagnasse gli spazi che le corrispondono nella società”: sono le attese di p. Yosvany Carvajal, Parroco della Cattedrale de L’Avana e Rettore del Centro Culturale Padre Félix Varela, riguardo alla visita pastorale di Papa Francesco a Cuba, dal 19 al 22 settembre. Nell’intervista pubblicata dalla Conferenza Episcopale di Cuba, di cui è pervenuta segnalazione all’Agenzia Fides, il sacerdote spiega che la libertà religiosa “va oltre la libertà di culto, perché la libertà di culto consiste nel celebrare all'interno del tempio, avere il permesso perché le chiese non vengano chiuse, ecc. La libertà religiosa va ben oltre, comprende ad esempio l'accesso ai mezzi di comunicazione, l'accesso all'insegnamento, a partecipare più attivamente alla vita pubblica. Ho il sogno che la Chiesa possa attuare tale missione nella Cuba del futuro”.P. Carvajal sottolinea l’importanza fondamentale in questa visita dell’annuncio di Gesù Cristo, come ha affermato lo stesso Papa Francesco nel suo videomessaggio ai cubani, “molto profondo, coinciso e sostanzioso”, esponendo lo scopo del suo viaggio: “Vengo ad annunciare Gesù Cristo”. “Occorre che la popolazione si apra al messaggio – prosegue il sacerdote -, un popolo con poca pratica religiosa ma molto religioso, alcuni con una gran confusione… E’ bene parlare loro di Gesù Cristo e che il Papa parli di amore”.
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A Cuba il Papa visiterà la cattedrale dell’Avana e l’attiguo centro culturale Padre Félix Varela: insieme formano un complesso architettonico edificato nel xviii secolo, importante non solo per la storia ecclesiastica della capitale, ma anche per la cultura dell’intera nazione.
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Accolti dalla comunità parrocchiale di Sant’Anna - Una famiglia di profughi in Vaticano
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Un fitto programma attende il Pontefice a New York- Filo comune
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AMERICA/VENEZUELA - Rinnovare l'entusiasmo nell’evangelizzazione: si prepara l'Assemblea Nazionale di Pastorale
Caracas – La Conferenza Episcopale del Venezuela ha preparato uno spot multimediale su internet che informa e invita la comunità a partecipare all'Assemblea Nazionale di Pastorale che si svolgerà nel prossimo mese di novembre. “Allo scopo di celebrare consapevolmente i 10 anni del Concilio Plenario del Venezuela, la Chiesa cattolica si impegna a rinnovare l'entusiasmo nell’evangelizzazione per affrontare le sfide più difficili della nostra società” spiega la nota della CEV pervenuta a Fides che presenta il video.Realizzare la missione della Chiesa in Venezuela, prima nelle parrocchie, poi nelle diocesi, dopo ancora nelle province e infine a livello nazionale: questo l’obiettivo che si pone l’Assemblea che si terrà dal 6 all’8 novembre 2015, caratterizzata dallo slogan “Rinnovando la missione della Chiesa in Venezuela”, impegnata a coinvolgere tutte le comunità del paese in un momento particolare della vita della Chiesa, la celebrazione del Giubileo della Misericordia. Link correlati : Video della CEV sull’Assemblea Nazionale di Pastorale:
LA CHIESA NEL MONDO
ASIA/TERRA SANTA - I Vescovi europei: serve una “adeguata soluzione” per la vicenda di Cremisan
Gerusalemme – I Vescovi europei auspicano che “la delicata situazione nella zona di Cremisan trovi un'adeguata soluzione, rispettosa dei diritti della famiglie, delle loro proprietà e delle due comunità religiose, nonché della loro missione educativa”. L'auspicio intorno alla vicenda delle terre palestinesi espropriate nell'area di Beit Jala per la costruzione del muro di separazione, è contenuto nel messaggio conclusivo dell'Assemblea plenaria del Consiglio delle Conferenze episcopali d'Europa , che quest'anno si è tenuta in Terra santa dal'11 al 16 settembre. Nel pronunciamento si trova anche un accenno allo sciopero a oltranza e alle altre forme di mobilitazione messe in atto dalle scuole cristiane d'Israele contro le politiche discriminatorie attuate nei loro confronti dal governo israeliano. Nel loro messaggio, i Vescovi europei fanno riferimento al “diritto fondamentale dei genitori a educare i figli secondo le loro convinzioni. Perché questa libertà sia possibile - si legge nel testo - è necessario che le scuole cattoliche possano svolgere il loro compito educativo a favore di tutta la società con ogni opportuno sostegno. I Vescovi europei ribadiscono questo diritto nativo anche nella Terra Santa, sono solidali con i Pastori e le famiglie preoccupate per l'educazione dei propri figli”. Agenzia Fides 18/9/2015).


Notizie Vaticane
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Papa Francesco a Cuba missionario della tenerezza
Il videomessaggio del Papa a Cuba trasmesso a reti unificate "Ciò che voglio dire – sottolinea il Papa - è “un messaggio molto semplice”, ma “importante e ...
In un videomessaggio alla vigilia del viaggio il Pontefice saluta il popolo cubano - Nuova speranza e nuova opportunità
In vista del suo arrivo a Cuba, Papa francesco ha inviato un videomessaggio che è stato trasmesso dalla televisione alle ore 20 locali di giovedì 17 settembre. Ne pubblichiamo una nostra traduzione italiana.
Telefonata tra Papa Francesco e Mahmoud Abbas
La Sala stampa vaticana conferma che ieri è avvenuta una telefonata tra Papa Francesco e il presidente dello Stato di Palestina, Mahmoud Abbas, ma non ha nulla da dichiarare sui contenuti della conversazione.
Il Papa alla Specola: la Chiesa promuove autentica scienza
Nel contesto del dialogo interreligioso, oggi più urgente che mai, la ricerca scientifica sull’universo può offrire una prospettiva condivisa da credenti e non credenti: è quanto ha sottolineato Papa Francesco nel discorso ai partecipanti al Simposio della Specola vaticana, che si conclude oggi. L'istituzione scientifica, che festeggia 80 anni di vita, da oggi ha un nuovo direttore: il gesuita Guy Joseph Consolmagno, membro della Specola e presidente della Vatican Observatory Foundation. Il servizio di Fausta Speranza:
A nome del Papa, famiglia di profughi siriani ospitata in Vaticano
Da alcuni giorni, la comunità parrocchiale di Sant’Anna in Vaticano ha accolto una famiglia di profughi, composta da padre, madre e due figli. La famiglia, di nazionalità siriana, arriva dalla città di Damasco da cui è fuggita a causa della guerra. E’ quanto informa l’Elemosineria Apostolica con un comunicato. Il servizio di Alessandro Gisotti:
Videomessaggio di Papa ai cubani: Gesù vi ama tantissimo
Prima di partire per Cuba, Papa Francesco ha voluto inviare un videomessaggio alla Chiesa ed al popolo cubano. I mezzi di comunicazione locali lo hanno trasmesso ieri sera. Ecco il testi integrale
Francesco a giovani consacrati: no a provvisorietà, narcisismo, rigidità
Il Papa stamane nell’Aula Paolo VI a colloquio con circa 5 mila giovani consacrati e consacrate, riuniti in questi giorni a Roma per il loro Incontro mondiale sul tema “Svegliate il mondo”. Il servizio di Roberta Gisotti:
Papa: bambini abbandonati sono un grido che sale a Dio
I bambini e le donne di strada non sono numeri, ma esseri umani, figli di Dio con i nostri stessi diritti: così il Papa, nell’udienza ai partecipanti al Simposio internazionale sulla Pastorale della strada, organizzato dal Pontificio Consiglio per i Migranti e gli itineranti. Dal Pontefice anche la condanna della tratta e della corruzione, che aggravano le ingiustizie contro i più deboli, e l’esortazione a tutelare e promuovere la dignità di donne e bambini di strada. Il servizio di Isabella Piro:
Papa: comunità internazionale non ha risposte in Siria e Iraq
Discorso ai Partecipanti all'Incontro di coordinamento per le opere di carità in Siria ed Iraq, promosso dal Pontificio Consiglio Cor Unum: Cari fratelli e ...
Gioia e speranza: il card. Parolin sul viaggio del Papa a Cuba e Usa
Nell'imminenza del 10.mo viaggio apostolico di Papa Francesco a Cuba e negli Stati Uniti, cresce l'attesa nei due Paesi per l'arrivo del Pontefice; soprattutto a Filadelfia, dove il Santo Padre incontrerà i partecipanti all'VIII Incontro Mondiale delle Famiglie. Sulle aspettative di questo viaggio in due Paesi che hanno avviato un importante processo di riavvicinamento dopo 50 anni di rottura diplomatica e di duro embargo nei confronti dell'Avana, Alessandro Di Bussolo, del Centro Televisivo Vaticano, ha intervistato il segretario di Stato vaticano, card. Pietro Parolin:
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Serve più buona volontà "L'atteggiamento dei paesi europei nei confronti dell'emergenza immigrazione è altalenante. I paesi dell'Ue si riuniscono per decidere le ...
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Il segretario di Stato Vaticano sul viaggio di Papa Francesco a Cuba e negli Stati Uniti. “Gli Usa hanno una storia di accoglienza degli immigrati”. E sull’incontro delle famiglie a Philadelphia: “Vorremmo aiutare le famiglie in difficoltà a vivere il Vangelo nella sua pienezza che è fonte di gioia, di pace e di felicità per tutti”.
Iraq-Siria. Papa: comunità internazionale senza risposte. Sandri: Chiesa aiuta tutti
“La comunità internazionale non sembra capace di trovare risposte adeguate” alla crisi in Siria e in Iraq, Paesi travolti da un “oceano di dolore”. E’ quanto ha detto Papa Francesco rivolgendosi stamani ai partecipanti all’incontro promosso dal Pontificio Consiglio Cor Unum ed incentrato sulla situazione umanitaria in questa tormentata regione mediorientale. Il servizio di Amedeo Lomonaco:
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Si è parlato delle nuove congregazioni, delle nuove procedure per la nomine dei vescovi, della nuova Segreteria per la comunicazione, ma anche dell’accelerazione dei processi nei casi di pedofilia durante la riunione del C9, il Consiglio dei nove cardinali, che con oggi chiude i lavori di questa sessione, per riunirsi dal 10 al 12 del prossimo dicembre. A riferirne è stato padre Lombardi direttore della Sala Stampa della Santa Sede in un briefing ai giornalisti. Il servizio di Francesca Sabatinelli:
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Capire come comunicare il prossimo Giubileo della Misericordia partendo dalla fonte, in modo che il messaggio arrivi diretto, senza essere modificato nel suo intento. E’ questa la sfida maggiore che aspetta i giornalisti di tutto il mondo, che dal prossimo 8 dicembre lavoreranno sugli eventi del Giubileo. Se ne è parlato ieri all’incontro “Comunicare il Giubileo. Pellegrini alla ricerca della misericordia”, organizzato dall’associazione culturale Greenaccord onlus e dall’Ordine Nazionale dei Giornalisti. Nell'intervista di Marina Tomarro, Angelo Scelzo vice direttore della Sala Stampa Vaticana:
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Il missionario salesiano don Mario Marega già nei primi anni dal suo arrivo in Giappone si diede a raccogliere documenti sui cristiani locali, oggi per la massima parte radunati nel fondo Marega, conservato nella Biblioteca Vaticana e riscoperto nel marzo 2011 a opera di Delio Proverbio. Su di esso, la Vaticana, insieme a istituzioni giapponesi coordinate dai National Institutes for the Humanities of Japan, ha in corso un progetto di conservazione, digitalizzazione e studio, e a esso è stato dedicato il convegno Tracing Christianity in Early Modern Japan, tenutosi il 12 settembre a palazzo San Pio X.
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Calcutta – Madre Teresa “possa continuare ad essere fonte di ispirazione e modello di amore per Dio e per i poveri; un faro di luce e di speranza; un’amica ed intercessore per tutti; e, come è sempre stata, una madre premurosa”. E’ l’auspicio formulato dal Card. Fernando Filoni durante la Santa Messa che ha presieduto a Calcutta ieri, 15 settembre, sulla tomba della Beata Madre Teresa, fondatrice delle Missionarie della Carità, nell’ultimo giorno della sua visita pastorale in India. Nella memoria liturgica della Beata Vergine Maria Addolorata, il Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli ha ricordato che “il dolore di Maria è stato profondo” e lo ha vissuto “con la stessa fede con cui aveva accettato la sua divina maternità”. Ai piedi della Croce “Maria, ancora una volta, è diventata la madre di un neonato, la Chiesa. In questo senso il dolore di Maria, come le doglie, non era senza speranza. Nella risurrezione di Cristo potè comprendere che cosa è veramente la speranza cristiana”.Dopo aver sottolineato che “la Beata Vergine Maria è nostra madre. e come ogni buona madre, ci insegna, è un esempio per noi, e cammina con noi per tutta la nostra vita”, il Card. Filoni ha proseguito: “Oggi siamo riuniti presso la tomba di un’altra ‘madre’, che, di fronte alla pena e al dolore, ha cercato di fare qualcosa al riguardo. La Beata Madre Teresa ha ridato dignità alla sofferenza, agli abbandonati, ai ‘più poveri dei poveri’… Ha alleviato il dolore che gli esseri umani possono infliggersi l’un l'altro attraverso l'ingiustizia. Ha guidato con l'esempio; ha evangelizzato attraverso il suo ‘amore semplice’ messo in azioni e opere”.Quindi il Prefetto del Dicastero Missionario ha evidenziato come “il suo esempio materno verso i diseredati è riuscito ad affascinare un gran numero di giovani… ha ispirato molti ad imitarla nel rispondere alla chiamata di Dio. Questo fascino straordinario continua ad attrarre una grande moltitudine di persone in India, di ogni credo e religione, come milioni di altre persone in tutto il mondo, inclusi i membri della famiglia religiosa da lei fondata, le Missionarie della Carità”. Quindi ha concluso incoraggiando i fratelli e le sorelle presenti a proseguire “il prezioso lavoro che la Beata Madre Teresa ha iniziato, per il bene della Chiesa e del mondo”. Link correlati : Il testo integrale dell’omelia del Cardinale, in inglese
Veglia per giovani consacrati. Card. de Aviz: rafforzare vita fraterna
Stasera Veglia di preghiera in piazza San Pietro, nell’ambito dell’Incontro mondiale per giovani consacrati e consacrate, oltre 4 mila, arrivati a Roma dai cinque continenti, per rispondere alla sfida “Svegliate il mondo!” consapevoli del “Vangelo-profezia-speranza”. L’evento, organizzato dalla Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di vita apostolica, è un’opportunità per approfondire la propria vocazione religiosa, in vista di iniziare il noviziato, nel periodo di discernimento e prova, durante la professione temporanea ed entro 10 anni dall’entrata definitiva in istituti e congregazioni. I lavori aperti oggi proseguiranno fino a sabato. Bianca Fraccalvieri ha intervistato il card. Joao Braz de Aviz, prefetto del Dicastero promotore.
Atti Pontifici - 18 settembre
Rinuncia del Vescovo di Reykjavik (Islanda) e nomina del successore Nomina del Direttore della Specola Vaticana Rinuncia del Vescovo di Reykjavik (Islanda) e nomina del successore Il Santo Padre Francesco ha accettato la rinuncia di S.E. Mons. Peter Bürcher all’ufficio di Vescovo di Reykjavik, in Islanda, in conformità al can. 401 § 2 del Codice di Diritto Canonico.Il Papa ha nominato Vescovo della diocesi di Reykjavik, in Islanda, il Rev.do P. David Tencer, O.F.M. Cap., finora Parroco di S. Þórlákur a Reyðarfjörður. Rev.do P. David Tencer, O.F.M. Cap. Il Rev.do P. David Tencer, O.F.M. Cap., è nato il 18 maggio 1963 a Nová Baňa (Slovacchia).Ha compiuto gli studi teologici presso l’Università di Bratislava e presso il Seminario dell’omonima diocesi. È stato ordinato sacerdote il 15 giugno 1986, incardinandosi nel clero della diocesi di Banská Bistrica. In seguito, ha svolto la propria opera per quattro anni in qualità di Vice-Parroco. Nel 1990 è entrato nella Provincia Slovacca dei Cappuccini. Dopo il noviziato ha continuato gli studi a Roma, conseguendo la Licenza in Teologia nel 1994. Il 28 agosto 1994 ha emesso i voti solenni. In seguito, è stato Parroco a Hólíč, prima di essere inviato a Hriňová nel 1996, per fondare un nuovo convento, il quale, poi, è diventato il luogo per la formazione dei postulanti dei Cappuccini, affidato al Rev.do P. David Tencer in qualità di Rettore, ministero che ha svolto fino al 2002. Nel 2003 è stato nominato Superiore del convento a Žilina. Nel 2004, infine, si è trasferito in Islanda per impegnarsi nella missione e dare inizio ad una presenza cappuccina. Ha iniziato come Vicario di Stella Maris a Reykjavík, prima di diventare Parroco di S. Þórlákur a Reyðarfjörður, incarico che tuttora ricopre. [01528-IT.01] Nomina del Direttore della Specola Vaticana Il Santo Padre ha nominato Direttore della Specola Vaticana il Rev.do Fr. Guy Joseph Consolmagno, S.I., Membro della medesima Istituzione Scientifica e Presidente della Vatican Observatory Foundation . [01530-IT.01] [B0689-XX.01]
Atti Pontifici - 16 settembre
Rinuncia del Vescovo di Cajazeiras (Brasile) Il Santo Padre Francesco ha accettato la rinuncia al governo pastorale della diocesi di Cajazeiras (Brasile), presentata da S.E. Mons. José González Alonso, in conformità al can. 401 § 1 del Codice di Diritto Canonico.


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