venerdì 5 giugno 2015

Le ancelle ed i poveri
La notte di Natale del 1930, in un minuscolo appartamento in via Velazquez, a Madrid, con l’aiuto economico della contessa di Fuensalida e l’assistenza spirituale di don Stefano Ecay, Madre Speranza di Gesù può emettere i suoi voti con alcune suore che l’hanno seguita nella nascente Congregazione delle Ancelle dell’Amore Misericordioso. Povere come Gesù a Betlemme, mangiano un po’ di zuppa di cavoli, dormono per terra, appoggiando la testa sull’unico materasso che hanno…e sono piene di gioia ed entusiasmo.
I bambini saranno i primi beneficati e anche i poveri, gli anziani e i sacerdoti. Nonostante l’incomprensione, l’opposizione e la persecuzione continueranno a tendere insidie.
Continuerà la sequenza di prove che caratterizzano la presenza di Dio nelle anime veramente grandi. Il Vescovo di Madrid nega la sua benedizione e approvazione e ordina e comanda che nessuno l’aiuti o collabori con lei. Non avendo il permesso di conservare nella Cappella il Santissimo, per trent’anni, ogni mattina, bambine e suore andavano in fila alla parrocchia più vicina.
Con grande spirito d’iniziativa e un’instancabile attività, aiutata dalla Provvidenza e dalle mediazioni umane tra le quali eccelle la sua grande benefattrice e amica intima Maria Pilar de Arratia, nel giro di pochi anni apre in Spagna dodici case per bambini poveri e bisognosi, per anziani e malati assistiti anche a domicilio. Sono le comunità di Madrid, Al faro, Bilbao, Larrondo, Colloto, Hecho, Ochandiano, Menagaray, Santurce, Sestao, San Sebastian e Villava.
Madre Speranza dice che alla porta di tutte queste case ci dovrebbe essere scritto: “Bussate poveri e sarete soccorsi, bussate sofferenti e sarete consolati, bussate ammalati e sarete assistiti, bussate orfani e nelle Ancelle dell’Amore Misericordioso troverete delle madri” (Circolari 06.07.41)

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