lunedì 8 giugno 2015

DAL DIARIO DI MADRE SPERANZA
"IL SIGNORE MI HA DETTO"
"Anni più tardi,tu aiutata da me, con maggiore angustie,fatiche,sofferenze e sacrifici,organizzerai l'ultimo e magnifico laboratorio che servirà di grande aiuto materiale e morale per le figlie e le giovani che avranno la fortuna di esservi ammesse;vicino a questo laboratorio ci sarà la più grande e magnifica organizzazione di un Santuario dedicato al mio Amore Misericordioso,Casa per Ammalati e pellegrini,Casa del Clero,il Noviziato delle mie Ancelle,il Seminario dei miei Figli dell'Amore Misericordioso:......vivranno tutti e due aiutandosi scambievolmente,le Ancelle con il lavoro materiale e i Figli sempre con il lavoro spirituale,diffondendo intorno a sè il profumo soave del buon esempio,attraendo a Me tutti coloro che visiteranno questo unico santuario del mio Amore Misericordioso...Però tu devi tenere ben presente che Io sempre mi sono servito delle cose più povere e inutili per fare quelle più grandi e magnifiche: a Balaam parlaì per mezzo di un asino,mentre avrei potuto farlo per mezzo di un angelo;e per ottenere un grande raccolto di grano è necessario gettare a terra la semente,ricoprirla di terra, sottoporla all'azione dell'acqua,del sole,del freddo,della neve;infine questa semente deve imputridire e scomparire per poter fruttificare e produrre grande quantità di grano-Tutto ciò non è ancora sufficiente perchè il frutto possa servire di sostentamento all'uomo;infatti occorre ancora che il grano sia tritato,macinato e trasformato in farina, che passata al setaccio viene separata dalla crusca e quindi è pronta per essere impastata con l'acqua e ben cotta.Allora potrà servire di principale alimento per l'uomo.Così tu,devi passare attraverso tutta questa elaborazione per poter arrivare ad essere ciò che Io desidero,cioè che Io possa servirmi di te come alimento per molte anime, e i figli e le figlie prendano da te questa sostanza elaborata e mi diano gloria in questo Santuario con il soave profumo del sacrificio,della preghiera,dell'abnegazione e con l'esercizio continuo della mia carità e amore verso i più bisognosi"

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