mercoledì 22 ottobre 2014

Madre Speranza salva la vita ad un bambino di 1 anno

 La Madre Speranza – come quasi tutti i Santi dell’Ottocento e del Novecento che si sono impegnati nell’assistenza ai malati, poveri e abbandonati, praticamente le categorie più bisognose – per attuare i loro progetti di carità hanno dovuto pensare alle strutture. E quindi è saltato fuori il problema dei beni da acquisire. Sul piano umano non li avevano, però loro sono riusciti ad attuare queste opere meravigliose. Hanno puntato sulla Divina Provvidenza: Dio che interviene in un modo prodigioso. Il che però non li esonerava dalla “previdenza”: quindi si davano da fare. E in questo connubio di previdenza e di Provvidenza hanno fatto miracoli .il miracolo che ha permesso la Beatificazione di Madre Speranza di Gesù è, come detto, avvenuto nel luglio del 1999 e ha riguardato un bimbo di circa 1 anno, di Vigevano, colpito da grave forma di intolleranza alimentare. Poco prima del suo compleanno, dopo aver assunto per alcuni giorni l’acqua del Santuario di Collevalenza, scompare qualunque traccia della malattia. La guarigione del piccolo viene preannunciata in un particolare incontro.accade che io il mercoledì vado a fare un giro con Francesco Maria in un parco del nostro paese e vengo attirata da una figura seduta su una panchina e mi siedo vicino a lui. Non so dirvi, onestamente non giovane, di mezza età, ma un signore molto distinto, una persona con degli occhi che mi avevano catturato molto. Dice: “Francesco, Francesco sei proprio un bel bambino”. Io, lì per lì, rimango un po’ sbalordita, perché non mi sembrava di aver chiamato mio figlio e gli chiedo come faceva a sapere il nome di Francesco. Inizia a dirmi delle cose molto personali, tra cui il fatto che Francesco era stato affidato a Maria e questa era una cosa che avevamo fatto, mio marito ed io, nel momento in cui ero stata dimessa dall’ ospedale. Non poteva sapere tutte queste cose importanti della nostra vita.Sapeva che Francesco la domenica avrebbe compiuto un anno e mi disse di fare una grande festa perché Francesco era guarito.La festa c’è stata, la domenica, il luglio del ’99. Francesco ha mangiato tutto, era in braccio alla nonna. All’ improvviso ha afferrato la torta con le sue piccole manine e ha cominciato a provare i cibi che erano sul tavolo e non è accaduto nulla…No, assolutamente niente. Tra l’altro, noi eravamo molto agitati perché poco tempo prima Francesco per un briciolo di fetta biscottata che aveva trovato aveva avuto grossissimi problemi, era stato malissimo.Abbiamo capito che veramente il Signore quando ci tocca cambia tutto. Ci siamo resi conto che la nostra vita doveva sicuramente mettersi al servizio degli altri.Di gratitudine, perché Madre Speranza ci ha dato molto come vita concreta. La sua vita ci ha insegnato che davvero lo “straordinario” può diventare “ordinario”. Dice la mamma di questo bambino:" Torniamo a Collevalenza sempre. Se potessimo vivere lì lo faremmo, ma la nostra vocazione e il nostro messaggio è qua dove viviamo. Però, sicuramente, con lo sguardo rivolto sempre a un Gesù misericordioso che ama intensamente ogni persona e che l’aspetta con tenerezza infinita."Madre Speranza è grande

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