lunedì 27 ottobre 2014

 Struttura del Santuario:

l tempio è formato nello spazio creato da due file di semplici cilindri leggermente
 distanziati gli uni dagli altri in modo da lasciare penetrare la luce, e coperti da una grande lastra in cemento armato che dà unità a tutto l’insieme.
Questi cilindri, tagliati verso l’interno per tutta la loro altezza, formano le Cappelle.
In una di queste Cappelle è esposto alla venerazione un Bambino Gesù dalle sembianze delicate.
Invita alla meditazione il pensiero che il nostro Dio si è fatto bimbo per amore nostro.
Al centro si apre il grande spazio della nave, sobrio, semplice, sereno, luminoso, ed al contempo raccolto. La luce penetra nella Chiesa come in un bosco, da tutti i lati; ha costituito nel progetto un elemento fondamentale quasi fosse un altro materiale, il materiale più prezioso: luce radente sui mattoni tra i cilindri che accentua le cavità e le ombre; luce tenue dall’alto delle Cappelle che ne esalta la verticalità; luce diffusa nella navata che penetra dalla grande croce del soffitto illuminando i fedeli e le cui braccia si estendono oltre la navata stessa; luce concentrata, intensa, sopra l’altare maggiore; luce vibrante; colorata e fugace dalle vetrate agli estremi del Tempio.
Nel punto focale della Chiesa il marmo bianco materializza quanto la moderna liturgia ha maggiormente evidenziato: l’altare, l’ambone, la cattedra, il tabernacolo inquadrati e valorizzati da un baldacchino di rame che ne accentua il carattere sacro.
L’Organo protende verso l’avanti un fascio di trombe di lucido rame...La zona inferiore è architettata a selle affiancate, di corte canne mozze, come di peltro.
Superiormente c’è invece come un blocco, un’armatura di lunghe canne di rame rosso, compatte ed affiancate come legione. Ne risulta la geometria di una fiamma, che divampa verso il soffitto, materiata in legno lucido e in metallo opaco... un "Gloria"... un "Osanna" a fondale del tempio.
È stato costruito dalla Ditta Tamburini di Crema.
Nella facciata principale lo spazio tra i due cilindri terminali è stato chiuso da una vela con maglie di cemento a forte rilievo valorizzata da un grande Crocifisso in blocchi di vetro opera del pittore Villalta.
Gli stessi cilindri portanti di tutto l’edificio, tagliati verso l’interno per tutta la loro altezza, danno luogo a quella serie di spazi concavo-convessi con forti effetti di chiaroscuro, che costituiscono le Cappelle.
Delle dodici cappelle una è stata adibita a cappella delle Confessioni. I confessionali sono sovrastati da una grande croce: dall’alto, attraverso la croce di Gesù, viene la salvezza per gli uomini.
Nei due ingressi, laterali al portone centrale, sotto un cono di luce, sono sistemate le due pile per l’acqua santa.
La pila che contiene l’acqua santa è di marmo bianco, ben levigata, in contrasto con la pietra che la sostiene che è grezza. È simbolo dell’anima purificata dalla Grazia di Dio.
Da una originale scala, ricavata in uno dei cilindri-portanti, si accede alla Cripta.
Una enorme lastra di cemento è posta sopra l’ingresso principale e si protrae all’esterno come una pensilina e all’interno forma la cantoria.
Il pellegrino che entra si sente come oppresso e schiacciato dalle sue pene, dalle sue preoccupazioni, dai suoi peccati, finché, entrato, non ha la sensazione di trovarsi nella Casa del Padre e respira l’ immensità del Tempio.
Le porte sono in rame sbalzato e riproducono disegni geometrici.

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