. voglio soffrire (come Gesù) non in riparazione dei miei peccati ...
Scrive in diverse occasioni.
Gesù mio, perdona la mia vigliaccheria; non trattarmi come una debole bambina e fa’ che io viva sempre immersa nel dolore, per riparare in qualche modo le offese che il peccato ha inflitto al mio Dio; per me, ti prego, finché duri il mio pellegrinaggio terreno, di lasciarmi la pena e la vergogna per averti offeso, finché la morte non mi porti in purgatorio dove potrò soffrire per espiare le mie colpe senza più paura di offenderti; e allora ti ripeterò come il figliol prodigo: "Padre, ho peccato contro il cielo e contro di te". Perdonami, Gesù mio, ancora una volta e purifica la mia povera anima, perché possa unirsi per sempre a te. (El pan 18, 1353)
Ti chiedo anche, Gesù mio, una e mille volte, che le mie sofferenze non servano a riparare le molte offese che disgraziatamente ti ho arrecato; questa espiazione ti chiedo di riservarmela per il purgatorio, mai per l’inferno, Dio mio, perché laggiù non potrei amarti. (El pan 18, 758)
Ma, Gesù mio, concedimi una cosa sola: che viva amandoti in un continuo dolore, per poter riparare in qualche modo le offese che ti recano le anime consacrate e che, dopo una lunga vita di lavoro e sofferenze, il mio corpo si consumi nella putredine per riparare le tante offese che ricevi con la concupiscenza della carne. Però, ti supplico, ancora una e mille volte, Gesù mio, che le mie sofferenze non siano in riparazione delle offese che disgraziatamente ti ho recato, questa riparazione, ti prego, riservarmela per il purgatorio, non per l’inferno, Dio mio, perché lì non ti potrei amare. (El pan 18, 1301)
Ti chiedo, come sempre, di non applicare quanto soffro o faccio in questo mondo, in riparazione delle offese che disgraziatamente ti ho arrecato io stessa; questa espiazione e riparazione, Gesù mio, conservamela per il purgatorio, poiché nell’eternità non potrò soffrire per i tuoi sacerdoti ed espiare in loro favore; ma ti prego, Dio mio, di avere pietà di me e di non mandarmi all’inferno che merito, perché lì non ti potrei amare e forse, addirittura, in quel luogo bestemmierei mio Padre, dimenticando le tenerezze del suo amore e quanto gli sono costata; non permetterlo, Dio mio! (El pan 18, 1309)
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